Autore: Alberto Comuzzi

«La leadership franco-tedesca si è indebolita ma non vedo altre leadership che sono emerse capaci di dirigere l’Europa verso un futuro comune. C’è un vuoto di leadership, ma bisogna avere pazienza e attendere i risultati delle elezioni tedesche. Poi ne riparleremo. La Commissione europea avrà molto più funzione di guida per l’Europa. Se l’Europa andrà più in direzione sovranista come si porrà di fronte alle necessità di percorrere una strada dove solo l’integrazione di alcune aree permette quel salto di qualità che l’Europa chiede perché sopravviva dal punto di vista economico?». Questo, in sintesi, l’intervento dell’ex premier, Mario Draghi, in…

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È radicalmente cambiato il mondo da quando l’avvocato Gianni Agnelli, proprietario della Fiat, sosteneva che «ciò che va bene per la Fiat, va bene per l’Italia», concetto che egli stesso avrebbe successivamente addolcito con «quello che è male per Torino è sempre male per l’Italia». Resta il fatto, però, che gli italiani, per tenere in piedi la Fiat, oggi Stellantis, hanno tolto dalle proprie tasche 220 miliardi di euro in 40 anni. Quando la Fiat era in crisi, gli Agnelli chiedevano ai Governi cassa integrazione o incentivi economici minacciando di chiudere gli stabilimenti. Il ricatto ha sempre funzionato perché, pur…

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A Torino i giovani di un centro sociale manifestano violentemente, mettono a soqquadro intere vie, occupano la Mole Antonelliana, devastano un fast food e mandano all’ospedale una ventina di agenti di polizia intossicati da un gas urticante. A Bologna collettivi studenteschi e attivisti di centri sociali, nel tentativo di impedire un corteo di militanti della Rete dei Patrioti e di Casapound, si scontrano con le Forze dell’ordine interposte per evitare il contatto tra gli opposti gruppi: tre agenti di polizia feriti. A Milano, quartieri e luoghi come San Siro, Niguarda, viale Padova, corso Como, viale Jenner, un tempo appetiti per…

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Sgombriamo subito il campo dall’equivoco: “Angeli… il risveglio” (Il Gufo Editore, pp. 114, € 18), scritto da Paolo Lorenzini, poliedrico uomo di comunicazione di un importante istituto di credito internazionale, può essere letto con trasporto e coinvolgimento o aborrito e rifiutato con scherno. Noi apparteniamo alla prima categoria di lettori perché, a mano a mano che ci siamo avventurati nelle pagine del libro, abbiamo avvertito la forza spirituale con cui l’Autore ha lasciato che a guidare la mano che impugnava la penna fosse più il cuore che il cervello, l’anima più che la mente. Il testo di Lorenzini va ben…

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