Nuovo scenario nella partita per Banca Popolare di Sondrio: un gruppo bancario straniero avrebbe dato mandato a legali e advisor per studiare un’offerta sull’istituto valtellinese. A rivelarlo è stato Carlo Cimbri, presidente di Unipol, nel corso della presentazione del nuovo piano industriale. Unipol, che detiene circa il 20% sia di BPER che di Popolare di Sondrio, si dice pronta a valutare l’eventuale proposta alternativa. “Se arriva un’offerta che ci fa venire le lacrime agli occhi, non abbiamo amori”, ha commentato Cimbri, lasciando intendere che ogni opzione sarà considerata nell’interesse degli azionisti.
Fino ad ora Unipol ha sostenuto la fusione tra BPER e Popolare di Sondrio, definendola “l’operazione più naturale” nel processo di consolidamento bancario in Italia. “Come italiano magari preferirei un consolidamento domestico, piuttosto che una scorribanda di stranieri”, ha aggiunto Cimbri. Tuttavia, se un’offerta concorrente dovesse concretizzarsi, Unipol non farà scelte ideologiche: “Eterni sono solo i nostri interessi”.