È con piacevole interesse che l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha fatto visita, nella mattinata di venerdì 21 marzo, alla sede Secam di via Vanoni a Sondrio. Accompagnato da alcuni esponenti di spicco di Fratelli d’Italia in Valtellina e Valchiavenna, tra cui il segretario provinciale Francesco Romualdi, Beduschi è stato accolto dal presidente della multiutility Raffaele Pini. Durante l’incontro, particolare attenzione è stata data al recupero delle acque di depurazione e all’efficientamento della rete idrica provinciale, finanziato con 29 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Qui si lavora tanto. Complimenti a chi opera per il bene della comunità. Bella l’efficienza dei progetti e l’integrazione con il nostro settore”, ha esordito Beduschi, facendo riferimento all’ambito agricolo. “Il recupero dell’acqua e la sostenibilità dell’intero sistema di depurazione e riuso rappresentano una sfida di civiltà. Non è semplice da affrontare, ma vedo che state portando avanti bei progetti. Insieme faremo un buon cammino perché ce lo chiede l’Europa, il mondo e la congiuntura. L’acqua sarà sempre più un fattore limitante per le produzioni: negli ultimi due anni abbiamo avuto un eccesso, ma la tendenza del cambiamento climatico potrebbe portare a una riduzione. Voi siete la fonte battesimale di tutti noi, perché dalla montagna si arriva a sostenere anche l’agricoltura di pianura. Il riuso e il ripensamento sulla gestione dell’acqua rappresentano una sfida per il settore primario. Vedo con piacere che siete all’avanguardia e anticipare i problemi è meglio che curarli, quindi complimenti”.
Il presidente di Secam, Raffaele Pini, ha replicato: “Ringrazio l’assessore Beduschi per la sensibilità dimostrata con questa visita. Già ci conosceva, ma ha voluto toccare con mano le difficoltà di un territorio così esteso e scarsamente popolato. Garantire un diritto essenziale come l’acqua anche in zone impervie è una missione che Secam porta avanti con un approccio più sociale che economico. Una società privata non investirebbe mai per servire un comune di 30 abitanti, perché non sarebbe conveniente sul piano finanziario. Secam invece ha sempre anteposto il diritto dei cittadini alla logica del profitto. È fondamentale oggi affrontare il problema dello spreco idrico: il PNRR ci permette di riparare una rete idrica vetusta, con un’età media di 60-70 anni, per ridurre le perdite e migliorare la gestione delle risorse. Il riutilizzo delle acque depurate per fini agricoli è un’opportunità importante, soprattutto per colture idroesigenti come viti e mele. Per questo l’assessore si è già detto disponibile ad aprire un tavolo di lavoro per integrare il servizio idrico con le esigenze dell’agricoltura. La sinergia tra questi due mondi è fondamentale per affrontare il futuro”.
Pini ha poi aggiunto: “Il tema della neutralità energetica è una sfida che ci impone l’Europa. Società come la nostra devono puntare a produrre tanta energia quanta ne consumano. Un elemento chiave per raggiungere questo obiettivo è la trasformazione dei fanghi di depurazione in una risorsa, che può essere riutilizzata in agricoltura o in altri settori. Questo permette di completare realmente il ciclo idrico integrato: il fango non è più un rifiuto, il cui smaltimento ha un costo elevato, ma diventa una fonte di energia. Inoltre, un ulteriore progetto in fase di sviluppo prevede l’installazione di impianti fotovoltaici sulle discariche, per incrementare la produzione di energia rinnovabile e rendere Secam ancora più sostenibile”.
Grazie ai fondi del PNRR, Secam sta investendo quasi 100 euro per abitante per migliorare la gestione idrica, ridurre gli sprechi e potenziare il riutilizzo delle acque reflue. “Dovremo rendere questi finanziamenti strutturali per garantire un servizio sempre più efficiente e sostenibile”, ha concluso Pini, annunciando l’intenzione di installare impianti fotovoltaici sulle discariche della provincia.
Infine, ancora un elogio da parte di Beduschi: “Stiamo andando verso un sistema davvero concreto e pratico, che rappresenta l’ambientalismo autentico: quello che fa bene all’ambiente e all’uomo. Purtroppo, non è sempre così, ma siamo felici di constatare che in Lombardia siamo i primi a mettere in pratica questi principi. I veri ambientalisti, infatti, sono generalmente gli agricoltori, gli imprenditori e gli amministratori che, con lungimiranza, sanno coniugare tecnologia, idee innovative e buone pratiche amministrative”, ha concluso l’assessore di Fratelli d’Italia.