I pizzoccheri come simbolo della cucina italiana. È questa l’opinione del celebre giornalista Vittorio Feltri, il quale, in un’intervista rilasciata a Corriere della Sera, ha espresso senza mezzi termini la sua preferenza per il piatto valtellinese per eccellenza.
Il giornalista bergamasco ha raccontato di aver scoperto i pizzoccheri quando, inviato dal Corriere, si trovò in Valtellina per seguire l’alluvione del 1987. Da allora, il legame con questa specialità non si è mai spezzato. Nell’intervista, Feltri ha liquidato senza mezzi termini la fama internazionale di pizza e spaghetti al pomodoro, affermando: “Tutte schifezze”.
Una provocazione che non sorprende, considerata la sua personalità diretta e spesso fuori dagli schemi. Ma l’elogio ai pizzoccheri non è solo una preferenza personale: Feltri, nel suo recente libro “Mangia come scrivi. Alta cucina del Nord”, scritto insieme al critico Tommaso Farina, ha voluto dare risalto alle tradizioni culinarie settentrionali, rivendicandone il valore rispetto alla predominanza mediatica della cucina meridionale.