Lo scorso 14 febbraio, in occasione della festa e dell’incontro istituzionale a un anno dalle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, è stata negata l’autorizzazione al comitato “Treni in orario Valtellina e Valchiavenna” di distribuire alcuni volantini in cui si sottolineavano i disservizi ferrorivari e anche altri aspetti legati ai costi e all’impatto che i Giochi Olimpidi avranno sul territorio della provincia di Sondrio.
Le motivazioni
L’autorizzazione è stata negata perchè l’iniziativa, secondo il parere espresso dal comandante della polizia locale Mauro Bradanini, non avrebbe rispettato l’articolo 31 del regolamento comunale che vieta il volantinaggio e, inoltre, il comitato stesso non avrebbe avanzato richiesta di occupazione dl suolo pubblico.
L’interrogazione
Motivazioni, queste, che sono state giudicate pretestuose dai rappresentanti del comitato e che non hanno convinto nemmeno gli esponenti dei gruppi di minoranza che, infatti, in occasione della seduta del consiglio comunale di venerdì presenteranno un’interrogazione che vede come prima firmataria Rita Dioli (Futuro Insieme), ma che è stata “prodotta” anche da Sinistra per Sondrio e controfirmata anche dal gruppo consiliare del Pd.
“L’amministrazione comunale, attraverso il comandante della polizia locale Mauro Bradanini, sostiene che non vi è stato “nessun intervento ostativo, semplice applicazione delle disposizioni in vigore”; ma se queste disposizioni sono legate alla stretta osservanza dell’art. 31 del vigente Regolamento di igiene urbana, secondo quanto dichiara il comandante, si ha invece ben ragione di temere che l’applicazione impropria e restrittiva dell’articolo abbia di fatto calpestata, anziché tutelata, l’espressione del libero pensiero introdotta dalla deroga prevista dal comma 2 dello stesso articolo 31 – ha spiegato Rita Dioli -. Infatti, secondo l’articolo 31 l’attività di volantinaggio che, al fine di mantenere la pulizia del suolo pubblico, è vietata in strade e luoghi pubblici, non è invece vietata per i volantini distribuiti per propaganda elettorale, per attività̀ politiche o sindacali e cioè per attività come quella prevista dal comitato “Treni in orario”.”
“Il divieto di distribuire i volantini del Comitato “Treni in orario”, cioè della libera espressione delle preoccupazioni e delle valutazioni dei cittadini che lo sostengono, è un provvedimento rischioso di inconsueta gravità e costituisce un disposto mai introdotto nell’ordinaria gestione dell’amministrazione del nostro Comune – ha proseguito la Dioli -. Quindi, al di là di quanto riportato dai mezzi di informazione e poiché non è stata fatta alcuna altra dichiarazione pubblica formale, al fine di integrare e completare i riferimenti normativi (al momento assai scarsi e soprattutto inconsistenti) sulla base dei quali è stata presa la decisione di vietare il volantinaggio, i gruppi consiliari di minoranza hanno deciso di chiedere chiarimenti al sindaco. In particolare chiedono al sindaco, che è di fatto l’unico responsabile finale del provvedimento, se condivide quanto riportato dagli organi di informazione in relazione alle motivazioni addotte dall’amministrazione e di chiarire i criteri e le modalità con cui si è valutato e si è successivamente optato per l’imposizione del divieto di volantinaggio”.