Ha postato sui social la canzone “Non ci siamo” del trapper Mr.Rizzus, che contiene insulti sessisti nei confronti della speaker radiofonica (nonché figlia dell’inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli) Rebecca Staffelli, canticchiando tra l’altro il passaggio “incriminato” del brano e invitando gli utenti a porre in atto quanto di sessista e violento cantato da Mr.Rizzus.
Per questo, ora, un giovane di Tirano rischia di essere condannato al pagamento di mille euro di multa secondo quanto stabilito dal Tribunale di Monza. La sentenza arriverà a inizio aprile.
Grande paura
Vedendosi taggata da un profilo con un nickname sconosciuto e visto il contenuto del video e della canzone, Rebecca Staffelli ha presentato una denuncia e ha anche deciso di cambiare casa, oscurare i vetri dell’auto e non uscire più da sola di casa la sera. Uno stato di profonda paura e preoccupazione che ha già determinato un procedimento contro Mr.Rizzus (Simone Rizzuto il vero nome del trapper) che è stato condannato a 10 mesi di reclusione e al pagamento di tremila euro a Rebecca Staffelli.
Il processo
Ora il processo anche ai danni del giovane valtellinese: secondo l’accusa la diffamazione è aggravata dal fatto che la pubblicazione e il tag sui social hanno reso raggiungibile il video a un numero potenzialmente illimitato di persone. Secondo l’avvocato del giovane di Tirano, invece, Francesco Romualdi, il suo assistito dovrebbe essere assolto visto che ha taggato solo la Staffelli e ha semplicemente riprodotto la canzone, senza diffamare “in prima persona” la speaker radiofonica.