Non sono piaciuti, a mister Marco Amelia, alcuni atteggiamenti dei giocatori della Nuova Sondrio nel corso del match pareggiato per 1-1 mercoledì alla Castellina contro la Pro Sesto e il tecnico biancazzurro non ha fatto nulla per nasconderlo nell’immediato post-partita nell’intervista rilasciata ai canali ufficiali social del club.
Proprio Amelia ha prospettato un intervento deciso all’interno dello spogliatoio per evitare che il comportamento di pochi da “primedonne” e il loro poco rispetto nei confronti della figura e delle indicazioni dell’allenatore stesso possano mettere a repentaglio il bene dell’intero gruppo e il raggiungimento dell’obiettivo della salvezza e della permanenza in serie D.
“C’è tanto da lavorare e soprattutto c’è tanto da capire sul come questa squadra deve arrivare all’obiettivo della salvezza: lavorando, facendo le cose fatte bene e, se possibile, visto che sono l’allenatore, facendo quello che chiedo – ha commentato duramente Amelia -. Non mi sento un fenomeno come allenatore, ma neanche uno scemo e se qualcuno pensa di far le cose da solo non ha capito che il mio obiettivo è salvarmi e non mi interessa di nessun singolo giocatore di questa squadra. A me interessa il gruppo e il fatto che i ragazzi facciano quello che viene chiesto, visto che perdiamo ore e ore a studiare gli avversari, a cercare di capire come vincere le partite. A volte lo facciamo anche, a volte qualcuno si “annebbia” e non ci arriva, non capisce che il calcio è molto più facile di quello che uno pensa”.
Atteggiamento sbagliato
Non si tratta, però, di errori tattici o tecnici, bensì di un atteggiamento sbagliato da parte di alcuni componenti della rosa biancazzurra: “Soprattutto, qualcuno deve capire qui dentro che non ci sono primedonne e se il primo che dà l’esempio è Busto, che è il capitano, un ragazzo di un’umiltà incredibile, che si fa “il mazzo”, che aiuta tutti, che nonostante tutto fa anche oltre quello che gli spetta, altri devono capire che bisogna cambiare la mentalità, altrimenti chiedono al direttore di fare loro gli allenatori e decidono loro – ha tuonato ancora Amelia -. Se non fanno quello che chiedo è giusto che io faccia giocare altri. Questa è la realtà. Sono veramente deluso di alcuni atteggiamenti che non mi piacciono, che non sono soltanto di oggi, ma vengono da qualche giorno e bisogna alzare la voce, altrimenti si va verso una direzione difficile. Siamo alla terza di ritorno, le altre squadre si danno da fare e anche tutti noi dobbiamo darci da fare: chi si dà da fare va in campo, chi non lo fa sta fuori”