L’allarme lanciato da Anas è stato molto chiaro: nonostante gli interventi programmati e gli ingenti fondi stanziati, la galleria del Monte Piazzo, lungo la Statale 36, ha vita breve, massimo 15 anni. Poi la Valtellina rischia di rimanere isolata visto che la struttura diverrebbe pericolosa e inagibile (senza pensare a scenari anche peggiori).
Le sollecitazioni
“Ora si spendono milioni di euro per un intervento che durerà 15 anni al massimo. E poi? Quale sarà l’alternativa? Regione Lombardia cos’ha in mente?” – sono queste le domande che si pongono Gianmario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, e Michele Iannotti, segretario provinciale del PD, e che sono oggetto di un’interrogazione del gruppo consigliare del PD, a prima firma Fragomeli, alla Giunta Regionale a proposito della galleria del Monte Piazzo.
“Considerato – dichiara Fragomeli -, che da quando è stato realizzato, nel 1974, il tunnel insiste su un cono di frana ed è proprio per questo che sono in corso i lavori di consolidamento strutturale da parte di Anas, che termineranno entro gennaio 2026, in tempo per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, le domande ci sorgono spontanee. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta che spieghi che programmi ha Regione Lombardia per questa infrastruttura importante per l’Alto Lago lecchese e per la provincia di Sondrio, al di là del periodo dei Giochi”.
“Nonostante il costante monitoraggio e gli interventi di consolidamento, infatti, proprio Anas ha riferito che al termine dei lavori la galleria avrà una vita massima di 15 anni. Preoccupante – insiste Fragomeli -, visto che costituisce una direttrice essenziale per il traffico di persone e di merci e se non dovesse più essere percorribile, isolerebbe un intero territorio con gravi ripercussioni sul tessuto economico”.
Grande preoccupazione
“Siamo fortemente preoccupati, e lo siamo da tempo – dichiara il segretario dem Michele Iannotti -, perché i continui disservizi sulla linea ferroviaria che collega Milano con Sondrio e Chiavenna e le frequenti interruzioni della Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga stanno portando ad un isolamento costante di Valtellina e Valchiavenna, con forti ripercussioni socio-economiche territoriali. Le cause sono da ricercare soprattutto nell’incapacità politica di programmare; i tecnici Anas ci dicono che tra 15 anni ci saranno problemi lungo questo tratto di strada fondamentale per il collegamento con la nostra provincia? Regione Lombardia metta in atto ciò che deve, e lo faccia in tempi certi per evitare, come sempre, di mettere le pezze, dopo!”
“Abbiamo chiesto, dunque, a Regione Lombardia – conclude il consigliere dem – se ha intenzione di commissionare ad Anas uno studio per ipotizzare valide alternative. E soprattutto se pensa di convocare un tavolo con tutti gli stakeholders coinvolti per ragionare sugli scenari futuri”.