Sono critiche davvero pesanti, ma, per certi versi, anche “costruttive” quelle che il tecnico della Nuova Sondrio Marco Amelia ha rivolto all’arbitro Leonardo Leorsini al termine della gara contro la Pro Palazzolo vinta dai bresciani per 2-1, ma molto ben giocata da capitan Busto e compagni: prima il mister biancazzurro ha rivolto le sue rimostranze direttamente al direttore di gara, mentre quest’ultimo stava raggiungendo il suo spogliatoio (e non è escluso che per questo possa anche incorrere in qualche provvedimento disciplinare, così come il ds Salvadori e il presidente Rigamonti che lo hanno “accompagnato” in questa protesta: sarà decisivo quanto riportare sul referto arbitrale dal signor Leorsini stesso), poi ha ulteriormente dettagliato il suo pensiero nell’intervista concessa nell’immediato post-gara ai canali social ufficiali della Nuova Sondrio.
Giudizi e atteggiamento
“Non si tratta solo dei giudizi, ma anche dell’atteggiamento dell’arbitro – ha esordito il tecnico biancazzurro -: devono capire che si fanno sacrifici, tutte le squadre che partecipano a questo campionato li fanno e devono capire che in questo campionato ci deve essere gente che ha un atteggiamento positivo e propositivo e che non deve far pensar male. Questa è la cosa più importante. Oggi l’arbitro ha fatto pensare solo male, in tutto e per tutto e in tutte le decisioni: per fischiare un fallo a nostro favore dovevano farci male, a loro invece bastava toccarli e sfiorarli quando, per la forza delle due squadre, forse, se fosse, dovrebbe essere il contrario”.
E proprio per quanto visto e data la sua grande esperienza a grandi livelli sempre mister Amelia amplia la portata del suo discorso e lancia un messaggio anche importante non solo nei confronti del signor Leorsini, ma di tutti gli arbitri impegnati in categoria e che ambiscono a far carriera e a salire di livello: “Questo non piace, ma non lo dico io: avevo i tifosi ospiti dietro, i nostri tifosi venuti numerosi alla Castellina, chi ha visto la partita in diretta tv. Tutti hanno visto tutto e se questi pensano che nessuno veda niente hanno sbagliato – ha proseguito sempre riferendosi a quanto accaduto in campo mister Amelia -. Fare l’arbitro è una cosa importante, va fatto seriamente, con giudizio e per crescere: chi gioca in serie D vuole crescere come calciatore, chi viene ad arbitrare in serie D deve avere la mentalità di crescere di categoria. Si cresce con l’atteggiamento giusto e propositivo: io non mi arrabbio mai, per far arrabbiare me vuol dire che qualcosa l’arbitro ha sbagliato. Dispiace perché poi anche nel rapporto con i suoi collaboratori ha sbagliato: evidentemente devono rivederlo un attimino, ma ci penseranno i loro responsabili. Se però pensiamo alla partita oggi è stata rovinata solamente da lui”.
Tra l’altro con le sue decisioni, in particolare quella da cui è scaturita la punizione dell’1-1, il direttore di gara ha privato la Nuova Sondrio di un successo o comunque almeno di un punto importante nella corsa alla salvezza a soli 270 minuti dal termine della stagione e dopo che i biancazzurri avevano fatto vedere ottime cose in campo (“Partita preparata benissimo, i ragazzi hanno fatto benissimo e non avremmo mai corso rischi sugli sviluppi del loro gioco” – ha chiosato Amelia).
“Peccato ancora per oggi, ma dobbiamo voltar pagina – ha concluso il tecnico della formazione del capoluogo -: il resto sono cose che vanno lasciate stare e ci devono pensare i responsabili sperando che siano all’altezza della situazione”.