La provincia di Sondrio registra un incremento significativo nella raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) nel 2024. Con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, ha avviato al riciclo un totale di 1.278 tonnellate di rifiuti tecnologici. La raccolta pro capite ha raggiunto i 7,15 kg per abitante, con un incremento del 16,1%, collocando Sondrio tra le province lombarde più virtuose. Particolarmente positivo il dato sulla raccolta di piccoli elettrodomestici, superiore di oltre mezzo kg rispetto alla media regionale (+34,7%).
Il dato di Sondrio si inserisce in un quadro regionale positivo: la Lombardia si conferma prima in Italia per volume di raccolta RAEE con 67.577 tonnellate, registrando un incremento del 7,8% rispetto al 2023. Questo valore rappresenta il secondo aumento percentuale più alto a livello nazionale, dopo la Valle d’Aosta. La crescita lombarda è superiore alla media italiana, che si attesta a +2,5%.
L’analisi per province evidenzia come l’incremento di Sondrio sia tra i più alti in Lombardia, superato solo da Milano (+10,8% con 23.422 tonnellate), Brescia (+9,6%), Cremona e Mantova (+9,5%) e Como (+8,5%). L’unica provincia con un dato negativo è Monza e Brianza, che ha registrato un calo del 4,5%.
Dal punto di vista della raccolta pro capite, Como guida la classifica con 8,50 kg per abitante (+7,9%), seguita da Milano (7,22 kg/ab, +9,7%) e Brescia (7,21 kg/ab, +8,9%). Sondrio si colloca al quarto posto, confermandosi ben al di sopra della media nazionale (6,07 kg/ab).
L’andamento positivo è determinato da un aumento in quasi tutti i raggruppamenti RAEE: i piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) crescono del 10,8%, i grandi bianchi (R2) del 9,5%, il freddo e clima (R1) del 6% e le sorgenti luminose (R5) del 4,5%. Unica eccezione il raggruppamento TV e monitor (R3), che segna un calo del 2,8%, comunque inferiore al dato nazionale (-10,9%).
La raccolta avviene principalmente presso i centri di raccolta comunali, che gestiscono il 77% dei volumi. In alcune province, come Sondrio, questa percentuale sale oltre il 90%, mentre a Milano, Como e Monza una parte significativa della raccolta avviene presso i punti vendita.