I dazi di Trump preoccupano l’Europa intera e questo sentimento è diffuso anche in Valtellina visto che molti prodotti, in particolare le eccellenze agroalimentari, ma non solo, verranno fortemente penalizzati dai nuovi balzelli imposti dal presidente degli Stati Uniti.
La mozione
Per questo, nella seduta del consiglio comunale di Sondrio di venerdì scorso a Palazzo Pretorio, è stata approvata all’unanimità la mozione presentata dai gruppi di minoranza in cui si chiedeva alla giunta Scaramellini di portare ai livelli superiori, cioè la Regione e il Governo le istanze e le preoccupazioni del territorio di Valtellina e Valchiavenna per far sì che venisse scongiurata proprio l’applicazione dei dazi o comunque venissero messe in campo delle misure a sostegno delle imprese e delle aziende danneggiate da queste misure.
“I dazi comporteranno seri problemi e tutto il Paese dovrà affrontare questa delicata situazione. Servirebbe pragmatismo – ha sottolineato Gianluigi Moltoni, consigliere di Sondrio Viva, uno dei gruppi di maggioranza – e decisioni tempestive da parte dell’Unione Europea per tutelare l’export o per dare vita a trattative per scongiurare l’imposizione dei dazi e invece ci si trova troppo spesso di fronte al campanilismo. Una possibile soluzione potrebbe essere l’espansione dell’export verso i mercati emergenti fino a un giro d’affari raddoppiato di 130 miliardi di euro: in tal senso il Governo ha già dato vita a un’apposita unità per sostenere 23 mila aziende”.
Tra i settori più a rischio c’è quello dell’agroalimentare che rappresenta, tra l’altro, una delle eccellenze produttive anche della provincia di Sondrio: “La questione dell’agroalimentare – ha infatti confermato sempre Moltoni – interessa da vicino anche la nostra realtà. I dazi possono ridurre la competitività e l’export e questo vale per tutti i prodotti, basti pensare al prezzo del Parmiagiano Reggiano che passerà da 40 a 60 dollari. Ci impegneremo a sollecitare gli organi competenti anche se credo che questo compito spetti in primis alle varie associazioni di categoria”.