Rafforzare la mobilità ferroviaria tra la Valtellina e i Grigioni, migliorando l’accessibilità e promuovendo un turismo più sostenibile. Sono questi gli obiettivi del progetto Interreg “TRIP” (Treni Retici in Progress), presentato nei giorni scorsi a Sondrio. Tre le opere chiave su cui si concentreranno gli studi di prefattibilità: la realizzazione di un hub intermodale a Tirano, il traforo ferroviario Livigno-S-chanf e la linea ferroviaria Tirano-Bormio.
L’iniziativa, finanziata con 1,2 milioni di euro e 50.000 franchi svizzeri, vede la collaborazione tra la Provincia di Sondrio, l’Ufficio Cantonale dell’energia e dei trasporti dei Grigioni e altri partner italiani e svizzeri. L’obiettivo è sviluppare un sistema ferroviario integrato, con collegamenti più efficienti e servizi moderni per residenti e turisti.
“Il progetto TRIP definisce una visione di medio-lungo termine per una mobilità intermodale che unisca Valtellina e Grigioni, valorizzando il nostro patrimonio storico e naturale. Inoltre, con la realizzazione di uno studio mirato all’evoluzione e al potenziamento dei collegamenti ferroviari transfrontalieri nell’ambito del progetto TRIP si approfondirà ulteriormente il tema della mobilità e dei trasporti rispetto al quale la Provincia sta per concludere e presentare, proprio nelle prossime settimane, un Masterplan al quale si sta lavorando dallo scorso autunno. Ritengo che questo progetto rappresenti una grande opportunità per i nostri Paesi, un’opportunità alla quale lavorare insieme nell’ottica di una visione condivisa, moderna e sostenibile”, ha commentato Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio.
Tre progetti ambiziosi
Uno dei punti centrali del progetto è la creazione di un hub intermodale a Tirano, che dovrà diventare un nodo strategico per il trasporto pubblico locale e transfrontaliero. Qui verranno studiati interventi per agevolare l’integrazione tra ferrovia, autobus e altre forme di mobilità sostenibile.
Un altro pilastro del progetto è il traforo ferroviario Livigno-S-chanf, che potrebbe trasformare radicalmente la mobilità tra la Valtellina e l’Engadina con l’arrivo dell’iconico Trenino Rosso nella vallata livignasca. Il vice sindaco di Livigno, Thommy Cantoni, ha ribadito l’importanza strategica di questa infrastruttura, da tempo auspicata dal territorio per ridurre il traffico e potenziare il turismo.
Infine, il progetto include la linea ferroviaria Tirano-Bormio, che migliorerebbe l’accessibilità dell’Alta Valtellina, riducendo la dipendenza dal trasporto su gomma e incentivando forme di mobilità più sostenibili.
Obiettivo: integrare i trasporti
I partner di progetto lavoreranno nei prossimi mesi su studi di prefattibilità e piani d’azione per coordinare lo sviluppo delle opere infrastrutturali.Durante l’incontro, è stato avviato un tavolo di confronto con ARC (Alta Rezia Connect), progetto gemello per la mobilità sostenibile transfrontaliera. Entrambi i progetti, infatti, condividono l’obiettivo di integrare trasporti pubblici e infrastrutture, ottimizzando gli orari e riducendo l’impatto ambientale.
“Si tratta di un’iniziativa ambiziosa volta a ridefinire la mobilità del nostro territorio di confine in ottica di sostenibilità e a rafforzare i legami storici, sociali e culturali tra i territori della Valtellina e del vicino Cantone dei Grigioni attraverso la promozione di un turismo sostenibile e la valorizzazione del patrimonio condiviso. Il Comune di Tirano è pronto ad impegnarsi al massimo per il raggiungimento degli obiettivi di questo importante progetto”, ha aggiunto Stefania Stoppani, sindaco di Tirano.
Al termine dei lavori il vicesindaco di Livigno Thommy Cantoni ha espresso profonda soddisfazione per la giornata organizzata dalla Provincia di Sondrio, entrando nel merito del progetto, ed in particolare del collegamento ferroviario Livigno S-chanf. Cantoni ha ribadito come questo sia, ormai da molti anni, un sogno nel cassetto del territorio e grazie a questo nuovo Interreg si avrà la possibilità di approfondire e avvicinarsi sempre di più alla sua fattibilità. Un progetto che porterà numerosi vantaggi sul territorio, dalla riduzione del traffico ai numerosi scambi per un turismo più sostenibile tra Livigno, e quindi la Valtellina, e l’Engadina. Importanza strategica e interesse ribadito anche dal sindaco di S-chanf, Riet Rudolf Campell, che ha partecipato con molto interesse ai lavori della giornata.
L’incontro ha visto la partecipazione attiva di tutti i partner di progetto: Provincia di Sondrio e Ufficio Cantonale dell’energia e dei trasporti del Cantone dei Grigioni, rispettivamente capofila italiano e svizzero, il Comune di Tirano (presente oltre al sindaco anche il responsabile dei lavori pubblici Paolo Clementi), il Comune di Livigno, rappresentato come detto da Cantoni, e ALOT S.r.l. da Guido Piccoli. Hanno inoltre partecipato i partner associati di progetto: il sindaco del Comune di S-chanf, Riet Rudolf Campell, e per la Direzione Generale Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia la dirigente Silvia Volpato e l’ingegner Fabrizio Bin responsabile dell’Ufficio Pianificazione integrata della mobilità pubblica.