Giornate più lunghe (e albe decisamente più tardive). Manca poco al ritorno dell’ora legale. Quest’anno, nel 2025, il cambio dell’ora cade la prossima domenica. Le lancette andranno spostate avanti di un’ora, dalle 2 alle 3, tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025. Ormai la tecnologia fa tutto da sola: i dispositivi digitali che hanno una connessione a internet – smartphone, smartwatch, tablet e computer – si aggiorneranno automaticamente, mentre le lancette degli orologi analogici, così come quelle degli orologi digitali non connessi alla rete, dovranno essere spostate avanti manualmente.
Il passaggio dall’ora solare a quella legale è stato pensato per avere un’ora di luce in più di sera, in modo da consumare meno corrente elettrica. Il motivo è semplice: spostando in avanti le lancette di un’ora, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.
Secondo Terna, l’azienda che gestisce le reti dell’energia elettrica in Italia, al 2004 al 2022 il nostro “Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità” grazie al cambio dell’ora. E in base alle stime nei 7 mesi di ora legale “l’Italia risparmierà circa 220 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kilowattora, con importanti benefici per l’ambientale: consentirà la riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.
L’ora legale resterà in vigore fino al 26 ottobre, quando si ritornerà all’ora solare e le lancette faranno il percorso inverso.