Il Club Alpino Italiano di Bormio non riceve da due anni alcun finanziamento dal Comune, una situazione che il sodalizio attribuisce alla propria opposizione alla realizzazione della strada dell’Alute. Per compensare il mancato contributo, il Comitato direttivo regionale del Cai Lombardia ha deciso di erogare alla Sezione di Bormio un contributo straordinario di 1.000 euro.
La mancata erogazione del finanziamento da parte del Comune di Bormio era stata giustificata, nel 2023, con la possibilità per il sodalizio di autogestirsi in autonomia. Nel 2024, invece, la richiesta di fondi è stata respinta con la motivazione che sono in corso procedimenti pendenti presso il Tribunale amministrativo regionale nei confronti dell’ente. Tuttavia, il Cai di Bormio non ha dubbi sul fatto che la vera causa sia il proprio parere contrario alla tangenzialina della piana agricola dell’Alute, un progetto considerato altamente impattante per l’ambiente.
Il Coordinamento delle Sezioni del Cai di Valtellina e Valchiavenna, presieduto da Laura Gianesini, ha espresso solidarietà al sodalizio bormino, sottolineando come il contributo richiesto all’amministrazione comunale fosse una cifra simbolica ma comunque importante per le attività associative. “Il Cai di Bormio – spiegano dal sodalizio – ha ribadito di non voler rinunciare ai propri princìpi facendo dietrofront in cambio di soldi”. Il Comune di Bormio, guidato dal sindaco Silvia Cavazzi, ha preferito non replicare alle accuse.