Il Partito Democratico torna alla carica sulla questione relativa alla piscina di Sondrio la cui attuale gestione scadrà il prossimo 30 giugno.
L’interpellanza
Dopo aver chiesto lumi circa l’emanazione del bando di gara proprio per la gestione dell’impianto per ben due volte in consiglio comunale, ora i rappresentanti “dem” lo fanno con un’interpellanza con richiesta di risposta scritta al sindaco Marco Scaramellini anche in considerazione dei “disagi per gli utenti che, malgrado la buona volontà del personale, non possono acquistare abbonamenti e non possono avere informazioni su ciò che verrà organizzato a partire dalla prossima estate”.
Il bando
Per questo, nell’interpellanza, i consiglieri del Partito Democratico, in considerazione anche del fatto che reputano tre mesi “insufficienti per organizzare un’eventuale gestione alternativa all’attuale senza conoscerne preventivamente le condizioni”, chiedono al sindaco Scaramellini e alla sua giunta “quando verrà pubblicato il nuovo bando? Da quando sarà in vigore la nuova gestione? Quando verrà convocata la Commissione competente per discutere le modalità del nuovo bando come richiesto a marzo 2024?”.
“In consiglio comunale a Sondrio, nell’ultimo anno, il gruppo consigliare del Pd ha effettuato due interrogazioni a tema “piscina”: la prima il 22 marzo 2024 e la seconda il 29 novembre 2024. In entrambe le interrogazioni è stata fatta la ricostruzione della storia della gestione della piscina di Sondrio che, da quando si è insediata la prima amministrazione Scaramellini, prosegue la sua gestione con rinnovi annuali – ha spiegato Michele Bernardi, primo firmatario dell’interpellanza -. Sicuramente parte di questi rinnovi vanno imputati alle problematiche della pandemia, ciò non di meno a marzo 2024 abbiamo sollecitato che venisse fatto un bando per la gestione (l’attuale scadrà il 30 giugno 2025). In quell’occasione ci è stato risposto vagamente che c’erano due ipotesi al vaglio: un bando di gestione o un project financing con ristrutturazione della piscina. A novembre 2024 abbiamo sollecitato, ma ancora ad oggi la piscina prosegue nel suo stato di incertezza che penalizza tutti: i cittadini che non possono avere informazioni sulle attività oltre il 30 giugno; sempre i cittadini, che non possono più sottoscrivere abbonamenti e sono costretti ad acquistare biglietti singoli e più costosi perché non si può garantire la validità degli abbonamenti oltre il 30 giugno; il personale impiegato della piscina le cui garanzie lavorative terminano il 30 giugno e, il cui futuro, è affidato a vaghe voci di corridoio; gli eventuali gestori che volessero presentarsi che non conoscono preventivamente i termini per la futura gestione e non sono quindi in grado di valutare con corretto preavviso gli impegni che comporterebbe partecipare al bando di gestione; la condizione strutturale della piscina: lo stabile avrebbe bisogno di manutenzioni e si presenta in uno stato semi-fatiscente. Di questo potremmo parlarne per giorni, basti notare le grate esterne sfondate da un furgone il 18 gennaio 2022 che sono “temporaneamente” transennate da 3 anni, le luci esterne recentemente vandalizzate e riparate con nastro adesivo arancione. All’interno ci sono spogliatoi, armadietti e panche vetuste e, dulcis in fundo: la vasca idromassaggio chiusa dal 2020″.
“L’attenzione dell’amministrazione si è fermata al rifacimento della centrale termica per efficientamento energetico, ma questo i cittadini non lo percepiscono, quello che si percepisce e il senso di abbandono della piscina da parte dell’amministrazione comunale che avrebbe potuto garantire continuità con un bando di gestione tempestivo, invece ha perso un anno e ha lasciato che i disagi già visti nei sei anni precedenti si riproponessero un’altra volta – ha concluso Bernardi -. Questa interrogazione vuole servire a fare chiarezza e a dare le risposte che i cittadini si aspettano da tempo”.