Un’iniziativa che punta a far nascere la passione per la pesca anche nelle generazioni più giovani, attirando così anche i vecchi soci che di questi giovani sono genitori o nonni, e a diffondere la cultura e il rispetto, basati sulla conoscenza, dell’ambiente acquatico e delle creature che lo popolano: è tutto questo il progetto “Acquaviva” presentato oggi nella sede dell’Unione pesca sportiva di Sondrio e promosso proprio dalle sezioni sondriesi dell’Unione e della Fipsas, la federazione italiana di pesca sportiva e attività subacque.
I primi passi
Già in questi anni, al laghetto di Grosotto si sono tenuti corsi di pesca sportiva ed “educazione ambientale” riservati a bambini e ragazzi e ci sono stati anche incontri nelle scuole, ma ora, con il progetto “Acquaviva” tutte queste iniziative diventano più capillari e ampliano il loro raggio d’azione.
Le iniziative
Grazie all’impegno dei due istruttori Camillo Pasini e Mauro Bagiolo, che hanno seguito e superato i corsi di formazione di Fipsas per istruttore di primo livello e per istruttore per persone con disabilità, saranno diverse le iniziative messe in campo: il 31 marzo, ad esempio, partirà un corso in 10 lezioni a Grosotto, aperto a 15/20 partecipanti; si terranno molti incontri nelle scuole e, quest’estate, anche nei Grest organizzati dagli oratori. In più, proprio nell’ambito del progetto verranno organizzati tre campi estivi, a Grosotto, Colorina e Chiavenna. L’attività, insomma, andrà a toccare tutto l’arco della provincia di Sondrio.
“Questo progetto – ha sottolineato Camillo Pasini – è la realizzazione di un sogno lungo 25 anni. La pesca sta soffrendo, c’è un calo nei praticanti e vogliamo far sì che nei bambini e nei ragazzi rinasca la passione di riavvicinarsi al nostro mondo. Già nella precedenti iniziative abbiamo visto come proprio i più piccoli siano stati capaci di riportare i loro nonni e genitori a fare la licenza di pesca. L’obiettivo è creare emozioni, perchè i bambini, i ragazzi e i disabili creano emozioni in noi”.
“Durante i campi estivi – è entrato nello specifico Mauro Bagiolo – i bambini e i ragazzi staranno con noi per una settimana dalla mattina alla sera. Vogliamo far conoscere loro i pesci e l’ambiente naturale in cui vivono e per questo ci sarà anche un percorso didattico al centro ittico di Faedo. Non vogliamo concentrarci solo con la pesca, ma anche sulla didattica ambientale sul territorio come ad esempio sui laghi alpini e nei torrenti. Tutta la nostra attività di pesca sarà no kill, quindi con cattura e rilascio, e con esche che non danneggiano i pesci perchè vogliamo far passare anche i valori del rispetto ambientale”.
La federazione
Nel corso della presentazione è intervenuto anche il presidente della sezione sondriese della Fipsas Gianfranco Cerri: “Dobbiamo cercare di avvicinare anche i più piccoli al nostro mondo – ha puntualizzato Cerri – visto che si sta allontanando dalla gente e questo progetto corona un’idea della Fipsas partita qualche anno fa. C’è poca informazione su quello che c’è e che vive sott’acqua. Mauro Bagiolo e Camillo Pasini sono “l’embrione” di questi progetti che poi dovrebbero diventare qualcosa di più generalizzato, però serve il personale che, oltre a loro, possa poi dedicarsi a questi insegnamenti”.
“Dobbiamo puntare sui bambini e sui ragazzi – ha chiuso il presidente di Ups Sondrio Renato Manenti – che saranno i nostri futuri associati. Speriamo che il corso e il progetto abbiano il successo che meritano: non è stato facile organizzarli, ci vogliono passione e tempo e quindi grazie a Mauro, Camillo e alla Fipsas che ha permesso di formarli”.