Un pomeriggio di idee, riflessioni a tutto tondo, parole che hanno ispirato la folta platea presente al teatro “Don Vittorio Chiari”: è stato tutto questo TEDxSondrio, evento di cui SondrioToday è stato media partner.
L’essenziale
Il filo conduttore del pomeriggio odierno è stato “l’essenziale”, nelle sue diverse forme e declinazioni e secondo la visione di ciascuno dei nove prestigiosi speaker che si sono alternati sul palco dell’evento presentato da Caterina Conforto: ecco, allora, che Luca Manzi (scrittore, formatore, esperto di Lettere classiche. Ha lavorato in Lux Vide e Rizzoli audiovisivi come story editor e produttore creativo. Oggi è sceneggiatore, podcaster e docente di drammaturgia comparata all’Università Cattolica di Milano, con un forte impegno nella formazione aziendale e scolastica) ha concentrato l’attenzione sul processo di decisione e sulla necessità di farsi ispirare a quello che facevano i greci e i latini, capaci di amare la molteplicità, essere curiosi degli altri che ci stanno attorno e di riconoscere il “momentum”, cioè il momento giusto di prendere una decisione.
O ancora Monia Polizzi (siciliana e viaggiatrice, ha una solida esperienza nel marketing e branding. Dopo anni nel mondo corporate, nel 2021 diventa freelance e nel 2024 co-fonda Konnecta, una startup che rivoluziona il networking in Italia) e Salvatore La Porta (catanese, editore e scrittore, autore del libro “Less is more” ha fondato con Giuseppe Torresi la casa editrice Villaggio Maori Edizioni e l’Accademia delle Editorie) si sono concentrati sull’ambito delle relazioni: la prima sulla capacità di uscire finalmente dai social e costuire la nostra “dieta sociale” con relazioni arricchenti, positive e sulla condivisione di esperienze e professionalità; il secondo sulla necessità di capire esattamente chi siamo, per l’appunto la nostra essenza, per riuscire a dare la giusta forma ai nostri desideri.
Tutto questo anche per riuscire, come ha fatto Corinna Grandi, (sondriese, attrice comica tra cabaret, stand-up e poesia, ha calcato il palco di Zelig e Le Iene. Autrice e presentatrice, porta ironia in teatro, eventi e formazione aziendale, con uno stile eclettico e brillante) a fare il lavoro che sognava da bambina e che ora è per lei, per l’appunto, essenziale per essere felice e sentirsi sè stessa. Una felicità e un’essenza che ogni giorno fanno i conti anche con il fallimento, elemento che, a sua volta, fa parte di molte vite, in particolare di quelle degli attori e di cui non bisogna avere paura di parlare.
Un fallimento, se così si può definire quello vissuto da Oreste Forno nel suo primo tentativo di raggiungere la vetta di un “Ottomila”, può anche cambiare le prospettive e l’essenza di una vita, come ha raccontato sempre dal palco del teatro Don Vittorio Chiari,l’alpinista e scrittore valtellinese, socio accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna (GISM), fotografo, documentarista con all’attivo 22 libri pubblicati e oltre 300 conferenze sulle sue esperienze alpinistiche, in particolare sull’Himalaya. Proprio Forno, caduto in un crepaccio e salvato dopo due ore ha sottolineato come “da allora cammini con la morte a fianco, una morte che lo ha anche aiutato. Il traguardo della vita che è essenziale e mi fa capire l’importanza delle cose e mi spinge a far star bene le persone. Quel giorno avrei potuto essere il primo uomo al mondo a scendere da un “Ottomila” con gli sci e invece il mio destino è stato un altro”.
L’essenziale, però, non è solo dentro di noi, ma anche in ogni nostra esperienza, anche in quelle culinarie o nei viaggi come ha spiegato Roberta Schira (scrittrice, giornalista e critica gastronomica. Autrice di numerosi libri, tra cui “Mangiato bene?” e “I fiori hanno sempre ragione”, collabora con il Corriere della Sera e insegna all’Italian Food Academy). “L’essenziale – ha raccontato proprio Schira – è una valigia, dove metto pane e un libro, per l’appunto pane per il corpo e per lo spirito. L’essenziale è un percorso, è scelta, è libertà. L’essenziale può essere la perfezione di un piatto, che si raggiunge quando dal piatto stesso non c’è più nulla da togliere o anche la purezza di un ingrediente”.
Visione globale
L’essenziale è stato declinato non soltanto in una visione intima e personale, ma anche sotto un punto di vista più globale, come ha fatto ad esempio Virginia Castellucci (Head of Sustainability & Advocacy di 3Bee, guida progetti di educazione e divulgazione sulla biodiversità. Con un background in Innovation Management, è speaker in eventi internazionali e conduce il “Podcast Biodiverso”) che ha ricordato come la biodiversità è fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici e come conoscere proprio la biodiversità ed esserne consapevoli è il primo passo per muoversi in questa direzione.
Un concetto esteso allo spazio e all’intero universo da Valentina Sumini (architetto dello spazio, Research Affiliate al MIT Media Lab e Visiting Professor al Politecnico di Milano. Progetta habitat per ambienti estremi, dallo spazio alla Terra, con focus su Luna e Marte) che ha evidenziato come anche i suoi progetti si basino sul “criterio della sostenibilità” e, come per tutti i suoi lavori che interessano gli altri pianeti o la vita degli astronauti l’essenziale sia “l’equilibrio tra tecnologia e natura e tra innovazione e umanità”.
In qualsiasi sua declinazione, comunque, l’importante, come ha evidenziato Carlo Tetsugen Serra (maestro Zen e ministro di Culto Buddhista, abate di numerosi Templi Zen in Italia con la sua comunità “Il Sangha della Foresta di Bambù”. Autore e formatore, unisce la tradizione zen con la cultura occidentale attraverso progetti come MindfulZen e Urban Zen) è che l’essenza “non è qualcosa di definito, ma si trova nella continua ricerca, nel continuo sviluppo. E’ necessario conoscere l’essenza per manifestare l’essenziale. Cos’è l’essenza è la domanda più antica dello zen, ma proprio lo zen pensa che non ci sia una risposta”.
I “padroni di casa”
A fare gli onori di casa, le due menti che hanno partorito e ispirato TEDx Sondrio e cioè Fabrizio Capobianco e Maurizio Fiora.
“Questa giornata per me è stata un sogno da realizzare – ha sottolineato Capobianco – da quando sono tornato in Valtellina dalla California. L’obiettivo è quello di fare della Valtellina un centro di innovazione a livello europeo per chi ama la natura. E sono contento della presenza qui in teatro, segno che i valtellinesi rispondono quando c’è qualcosa di nuovo e di innovativo”.
“Abbiamo voluto creare qualcosa di nuovo e innovativo – ha fatto eco Fiora – e un patrimonio condiviso che possa ispirare ed essere duraturo anche nel tempo”.
La sorpresa finale
Dopo tutti gli interventi degli speaker, il pomeriggio di TEDx Sondrio si è chiuso con l’esibizione a sorpresa sul palco del musicista e musicoterapeuta Stefano Baroni che con i suoi ritmi e le sue percussioni ha letteralmente fatto ballare e cantare tutto il pubblico presente in sala.
Le foto dell’evento