A distanza di due anni, i carabinieri della Compagnia di Chiavenna hanno identificato l’autore di una truffa ai danni di un’anziana di Novate Mezzola, messa in atto con il metodo del “finto carabiniere”. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Sondrio.
La vicenda risale a gennaio 2023, quando una donna ultranovantenne ricevette una telefonata da un individuo che si spacciava per un carabiniere. Poco dopo, la chiamata passò a una complice, che si presentò come avvocato. Con un racconto ben orchestrato, i due riuscirono a convincere la vittima a consegnare 15.000 euro a un terzo soggetto, complice della truffa.
Solo alcune ore dopo, la signora raccontò l’accaduto alla figlia, che allertò immediatamente i carabinieri. Le indagini del Nucleo Operativo Radiomobile di Chiavenna portarono al ritrovamento di un’impronta digitale lasciata dal truffatore su un barattolo in cui erano custoditi i risparmi. Tuttavia, all’epoca l’impronta non risultava associata ad alcun pregiudicato.
La svolta è arrivata lo scorso febbraio, quando i carabinieri di Genova e Napoli hanno arrestato diverse persone per associazione a delinquere finalizzata alle truffe agli anziani. Tra loro, è emerso anche il responsabile della truffa avvenuta a Novate Mezzola nel 2023. Un caso risolto grazie alla tenacia degli investigatori e alla collaborazione tra diverse forze dell’ordine.