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Home » Tono intimidatorio, per fortuna non tutti sono come lui
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Tono intimidatorio, per fortuna non tutti sono come lui

Giu.Ma.By Giu.Ma.7 Marzo 2025Nessun commento3 Mins Read
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Altro che mera propaganda e messaggi fuorvianti: i disservizi della linea ferroviaria Tirano-Milano sono sotto gli occhi di tutti ed è anzi il tono intimidatorio dell’assessore regionale ai trasporti Franco Lucente ad essere fuori luogo e pericoloso. Non ci stanno i rappresentanti del comitato “Treni in orario Valtellina e Valchiavenna” che rispondono a tono alle accuse alle parole del rappresentante di Regione Lombardia pronunciate a margine dell’illustrazione dei dati sulla puntualità dei convogli sulla linea Tirano-Milano nel mese di febbraio.

“Pare utile soffermarsi sulle righe conclusive di una dichiarazione dell’assessore ai trasporti Franco Lucente. Il passaggio è illuminante per capire come l’assessore intende le relazioni tra le istituzioni e la società. A chiusura di un ragionamento nel quale tesse le lodi di sé e dell’operato della Regione, Lucente dice “Il resto è solo mera propaganda dannosa e pericolosa, utile solo a diffondere messaggi fuorvianti”. Non sfugge il tono intimidatorio verso chiunque muova qualche rilievo critico a chi esercita il potere in Lombardia”.

Confronto impietoso

Un tono e un atteggiamento, per fortuna, diversi, i rappresentanti del comitato “Treni in orario Valtellina e Valchiavenna” hanno trovato nel prefetto di Sondrio Anna Pavone, incontrata nella giornata di mercoledì, e nel sottosegretario Mauro Piazza a cui il comitato stesso ha consegnato le firme raccolte per la campagna promossa con l’obiettivo di far dimettere proprio l’assessore Lucente.

“Per fortuna non tutti gli interlocutori istituzionali sono della stessa stoffa di Lucente, come si è potuto constatare negli incontri del 5 marzo a Sondrio con il prefetto e del 4 a Milano con il sottosegretario Mauro Piazza, delegato dal presidente Fontana a conferire con il Comitato in occasione della consegna delle firme in Regione – hanno sottolineato i componenti del comitato -. Il Prefetto ha espresso un sostanziale apprezzamento per l’iniziativa del Comitato, che ha dato voce al motivato e legittimo malcontento degli utenti. Ciò non le ha impedito di esporre una valutazione opposta a quella del Comitato sulle responsabilità di Regione Lombardia, che secondo il Prefetto ha dimostrato impegno indirizzando cospicui investimenti per l’ammodernamento della linea Milano-Tirano e conseguendo risultato apprezzabili nel superamento dei disservizi registrati nei mesi immediatamente successivi alla riapertura del servizio dopo il blocco estivo. I disagi che ancora ci saranno la prossima estate saranno ampiamente ripagati dai miglioramenti che seguiranno ai lavori”.

“Tutto sommato dello stesso tenore, la posizione del sottosegretario Piazza, che non ha certo assunto nessuno degli atteggiamenti risentiti che invece traspaiono nelle parole di Lucente – hanno concluso i rappresentanti del comitato -. Una diversa valutazione delle responsabilità di Regione Lombardia era scontata, ma Piazza si è guardato bene dal denunciare come “propaganda dannosa e pericolosa” l’iniziativa del Comitato. Sono state consegnate in Regione ben 4120 firme, delle quali quasi i due terzi raccolte tra la gente nei mercati e in prossimità delle stazioni ferroviarie e neanche Fontana avrebbe potuto permettersi di ignorare il messaggio che tanti cittadini e cittadine hanno voluto trasmettere alla Regione per il tramite del Comitato. Terminata con la consegna delle firme la campagna “Treni in orario” il Comitato si riunirà nei prossimi giorni per decidere come proseguire l’iniziativa per un trasporto ferroviario efficiente e affidabile, ma una cosa è già chiara: la sfiducia nell’assessore esce rafforzata dalle sue recenti dichiarazioni”.

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assessore comitato consegna dimissioni raccolta firme treni in orario
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