Dopo il parere sfavorevole espresso, a febbraio, dalla Soprintendenza del Ministero della Cultura sul progetto del cavalcavia della Sassella, il Partito Democratico torna alla carica con il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini.
Interpellanza urgente
I rappresentanti “dem” chiedono conto al primo cittadino sondriese innanzitutto delle motivazioni per le quali non ha riferito, nell’ultima seduta del consiglio comunale, di tale parere negativo, e lo stimolano, come già fatto in passato, a valutare e proporre soluzioni alternative al progetto attuale che abbiano un inferiore impatto a livello paesaggistico e ambientale.
“Nonostante sia trascorso quasi un mese da tale parere negativo – ha sottolineato Pierluigi Morelli, capogruppo del Pd in consiglio comunale – l’amministrazione comunale non ha dato alcuna comunicazione al consiglio comunale di tale diniego, che mette seriamente in dubbio l’opportunità di perseguire tale soluzione, che abbiamo sempre contestato, per l’impatto notevole in una particolare zona del territorio delicatissima, sottoposta a vincoli paesaggistici e di notevole sensibilità naturalistica e storica, e che costituisce il pregiato biglietto da visita della città di Sondrio per chi accede da ovest. Pur rimanendo convinti della necessità di dover migliorare la situazione viabilistica, invitiamo il sindaco a rivedere la propria convinzione. Mancando 11 mesi all’avvio delle Olimpiadi, sapendo già fin d’ora dell’impossibilità di avere completata l’opera prospettata per tale appuntamento, riteniamo dunque che si possa studiare una soluzione alternativa che possa contemplare le migliorie viabilistiche con il rispetto del luogo in cui viene inserita: soluzioni che l’amministrazione comunale non ha mai voluto cercare”.
Le richieste
In particolare, nell’interpellanza, i consiglieri del Partito Democratico, anche in considerazione del fatto che il cantiere per la realizzazione dell’opera non è ancora partito, chiedono al sindaco Scaramellini “un’opinione in merito al parere espresso dalla Soprintendenza; se, alla luce di quanto contenuto nel parere di cui sopra, non ritenga necessario proporre una revisione del progetto dell’intervento previsto, tenendo conto delle osservazioni proposte dalla Soprintendenza; se non ritenga necessario ed urgente convocare la competente commissione consiliare, per elaborare eventuali soluzioni alternative da proporre agli esecutori dell’intervento”.