Non sono cadute nel vuoto le critiche mosse dal Comitato per l’Acqua Pubblica di Sondrio e dal suo esperto, Remo Valsecchi. La replica di Secam arriva direttamente dal suo presidente, Raffaele Pini, che difende l’operato della società e respinge le accuse. “È ora di finirla di buttare fango su una società che è dei cittadini, che è dei Comuni e che oggi come oggi, pur nelle difficoltà che abbiamo sempre detto, sta lavorando bene e sta ridando al territorio oltre che servizi anche valore. Basta con questo sport nazionale” ha dichiarato Pini, presente in sala a Piateda durante l’incontro pubblico andato in scena lunedì 17 febbraio.
Secondo il presidente della multiutility, quanto presentato da Valsecchi e dal Comitato sarebbe “una cozzaglia di dati e di valutazioni chiaramente finalizzate a gettare discredito verso la società senza nessun costrutto. L’analisi che loro dicono di aver svolto è una rappresentazione indegna, finalizzata unicamente a screditare Secam. Ritengo che i dipendenti, i soci, i vertici, i fornitori, gli organi di controllo ma soprattutto i cittadini meritino tutti più rispetto. Con il loro comportamento Valsecchi e il Comitato non svolgono affatto un servizio utile agli utenti”. Pini ha poi contestato la poca chiarezza dell’attacco rivolto alla gestione del servizio idrico: “Peraltro non si capiva se ce l’avessero con il metodo tariffario in sé, con l’ATO, con i sindaci che controllano o con Secam, che recepisce il metodo”.
Un punto particolarmente controverso riguarda i fondi PNRR destinati a Secam per l’adeguamento della rete idrica. Su questo, Pini ha definito “un’enorme bugia, per non dire una bestialità” l’affermazione secondo cui i 28 milioni di euro concessi a fondo perduto dallo Stato verrebbero pagati una seconda volta dai cittadini attraverso la tariffa. “Dietro la parvenza del tecnicismo hanno tratto valutazioni che sono agghiaccianti” ha concluso il presidente della multiutility, ribadendo la correttezza della gestione di Secam e respingendo le accuse del Comitato. Pini ha annunciato di aver dato mandato ai legali di Secam di valutare eventuali azioni a tutela della società contro le affermazioni ritenute lesive. Il confronto sulla gestione del servizio idrico in provincia di Sondrio si fa sempre più acceso.