Si è svolta oggi, giovedì 20 febbraio 2025, l’ennesima udienza preliminare del processo Molinari, che vede imputati, oltre all’ex provveditore di Valtellina e Valchiavenna, altre 31 persone presso il Tribunale di Sondrio. Dopo mesi di udienze interlocutorie e il trasferimento di sei posizioni alle Procure di Brescia e Bergamo, la discussione presieduta dal gup Fabio Giorgi è entrata nel vivo. Ogni avvocato difensore ha avuto modo di chiarire la strategia processuale scelta per il proprio assistito, con l’eventuale richiesta di rito alternativo.
Tra le richieste, la più eclatante è certamente quella dell’ex dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Fabio Molinari, originario della provincia di Bergamo, accusato tra l’altro di concussione, induzione indebita, peculato e turbate libertà degli incanti. Per lui l’avvocato difensore Stefano Di Pasquale del foro di Sondrio ha richiesto il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica.
“La Procura, sulla base della documentazione depositata a supporto della nostra istanza, non si è opposta alla richiesta difensiva finalizzata ad accertare le condizioni psichiche del dottor Molinari al momento dei fatti contestati”, ha dichiarato all’uscita dall’aula lo stesso Di Pasquale. Nel caso venisse accolta in occasione della prossima udienza, fissata per il prossimo 7 marzo, si procederà alla nomina di un perito psichiatrico, il quale avrà circa 90 giorni per esaminare l’imputato attraverso colloqui, analisi documentali e test psicodiagnostici prima di consegnare la propria relazione.
Gli altri imputati
Oltre a Molinari, altri quattro imputati hanno scelto il rito abbreviato. Tra loro le dirigenti scolastiche Maria Rita Carmenini e Maria Pia Mollura, difese rispettivamente dagli avvocati Piermaria Corso del foro di Milano (con Francesca La Salvia del foro di Sondrio) e Fabio Scinetti del foro di Sondrio. Stessa scelta per Francesca Nera, difesa da Guido Della Frattina del foro di Sondrio, e Stefano Marchetti, assistito dall’avvocato sondriese Maurizio Carrara.
Sette imputati, invece, hanno deciso di non richiedere alcun rito alternativo, tra loro i dirigenti scolastici Bruno Spechenhauser, Raimondo Antonazzo e Michele Muggeo. Andrea Taboni e Riccardo Prezioso, entrambi difesi dagli avvocati Matteo Faggioli e Andrea Ferrari del foro di Milano, hanno optato per il patteggiamento. Infine, 17 imputati hanno avanzato richiesta di messa alla prova tramite i loro avvocati difensori.