Nella mattinata di lunedì 10 febbraio, a Sondrio, presso il Parco della Rimembranza, si è svolta la cerimonia per il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. L’evento, organizzato dal Comune di Sondrio in collaborazione con l’Unione degli Istriani, ha visto la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose. A condurre la commemorazione, aperta con l’alza bandiera accompagnato dall’inno nazionale, è stato l’assessore ai Lavori Pubblici, Simone Del Marco, il quale ha voluto sottolineare l’importanza di preservare la memoria di una tragedia spesso dimenticata.
Prima della deposizione di una corona d’alloro ai piedi della targa commemorativa affissa nel 2019 per volontà dell’amministrazione comunale, la cerimonia ha vissuto il suo momento più toccante con l’intervento di Piergiacomo Giuppani, figlio di un esule zaratino. Giuppani ha raccontato con emozione la storia della sua famiglia: “Mio padre è un zaratino, nato nel 1923. Alla fine della guerra studiava a Milano e poi si trasferì in Valtellina, dove fu accolto con calore e visse a lungo esercitando la professione di ingegnere”.
Nel suo toccante intervento ha voluto ricordare i valori trasmessi dagli esuli: “Non ci hanno insegnato l’odio, non ci hanno insegnato il rancore, ma ci hanno insegnato a comprendere la nostra storia”. Un dolore silenzioso, quello del padre, che non ha mai voluto rivedere la sua città natale dopo il bombardamento: “Non voleva più tornare a Zara, preferiva ricordarla com’era. Io invece ci sono stato qualche anno fa, e rispetto a ciò che mi aveva descritto e mostrato nelle fotografie, è una città completamente diversa. Come è giusto che sia”.
Sabato una mostra importante
La mostra fotografica “Goli Otok, l’isola degli orrori”, a cura dell’Unione degli Istriani e del Giornale.it, verrà inaugurata sabato 15 febbraio alle ore 17, alla Biblioteca Rajna. A introdurla sarà Stefano Piotto, storico e professore di Storia delle relazioni internazionali alla MIB Trieste School of Management, alla presenza degli assessori Marcella Fratta e Simone Del Marco, del senatore Roberto Menia, primo firmatario della legge che nel 2004 ha istituito il “Giorno del ricordo”, del presidente e del coordinatore regionale dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota e Lorenzo Galli.
La mostra documenta la storia del campo di rieducazione politica istituito dal dittatore dell’ex Jugoslavia Tito su un’isola deserta del medio Adriatico, Goli Otok, dove, dal 1948 al 1956, furono imprigionati in condizioni disumane oltre trentamila oppositori del regime, tra cui centinaia di italiani. Costituita da pannelli illustrativi con fotografie di Ivo Saglietti e testi di Matteo Carnieletto e Massimiliano Lacota, la mostra è arricchita da una toccante video testimonianza.