Tre arresti, un dibattito acceso sull’età dei fermati e una valanga di insulti sui social. È il caso della cosiddetta “banda delle farmacie”, sgominata dai carabinieri la notte tra il 30 e il 31 gennaio dopo una serie di colpi messi a segno in diversi esercizi della provincia di Sondrio. I tre giovani ladri, cittadini di origini marocchine, sono stati fermati dopo un inseguimento nei boschi tra Castello dell’Acqua e Teglio l’ultimo giorno di gennaio.
Gli accertamenti radiologici hanno stabilito la loro maggiore età, ma la difesa, rappresentata dall’avvocato sondriese Manuela Mauro, sostiene che esistano elementi per considerarli minorenni. La legale sta cercando di ottenere i certificati di nascita per chiedere il trasferimento del caso alla procura dei minori di Milano, sostenendo che il carcere di Sondrio non sia il luogo adeguato per loro e che, se colpevoli, dovrebbero essere affidati alla giustizia minorile.
Le dichiarazioni dell’avvocato Mauro hanno scatenato un’ondata di reazioni sui social, molte delle quali sono rapidamente degenerate in attacchi personali e insulti. Un fenomeno che ha spinto l’Ordine degli Avvocati di Sondrio e il Comitato Pari Opportunità a intervenire con una dura presa di posizione.
Nel comunicato ufficiale diffuso dopo la seduta del 6 febbraio, l’Ordine ha espresso piena solidarietà a Mauro, condannando con fermezza le offese ricevute e denunciando “un grave atto di violenza verbale e morale”. L’Ordine sottolinea come episodi simili siano sempre più frequenti e rappresentino “una percezione distorta del ruolo difensivo ed essenziale degli avvocati nell’esercizio della giurisdizione”.
“L’obbligo della difesa tecnica e la funzione difensiva garantita dall’articolo 24 della Costituzione non devono e non possono essere confusi con i fatti imputabili alle parti”, si legge nella nota. L’Ordine ribadisce che il rispetto della professione forense è un principio fondamentale per la tutela dello Stato di diritto e annuncia l’intenzione di valutare eventuali azioni legali contro gli autori degli insulti. Inoltre, verranno promosse iniziative di sensibilizzazione per sottolineare l’importanza della difesa e il rispetto che ogni avvocato, indipendentemente dal caso che segue, deve ricevere.