Non nasconde la sua preoccupazione sull’Offerta Pubblica di Scambio lanciata da BPER su Banca Popolare di Sondrio Massimo Sertori, assessore regionale valtellinese. In un editoriale pubblicato sull’edizione domenicale del quotidiano La Provincia di Sondrio che il pontasco esprime perplessità e riflessioni sulla possibile acquisizione.
Nel suo ragionamento Sertori sottolinea il legame storico tra Popolare di Sondrio e territorio valtellinese, rimarcando come l’istituto di piazza Garibaldi abbia rappresentato per decenni un punto di riferimento per le famiglie e le imprese locali. “Una banca radicata nella comunità, cresciuta con principi di prudenza e gestione parsimoniosa, che ha saputo guadagnarsi la fiducia dei clienti e consolidarsi tra le prime quindici banche italiane”, scrive il leghista.
Un’eccellenza la Popso per Sertori, tanto da spingerlo a paragonarla alla Ferrari. “L’intenzione di BPER è quella di mantenere la Ferrari oppure quella di lasciare il nome e mettere in campo una catena di montaggio come molte altre? Apparentemente se guardiamo solo parametri economici, sinergie, concambi azionari, finanza ecc., potrebbe sembrare conveniente la seconda ipotesi ma credo che la Ferrari sia rimasta tale perché non ha mai snaturato la sua impostazione, la sua storia, la sua sede”, conclude l’assessore regione agli Enti locali, Montagna Risorse energetiche e Risorsa idrica.