Come previsto il 2024 si chiude con numeri da record per la Banca Popolare di Sondrio, che registra il miglior risultato della sua storia. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il bilancio preliminare, evidenziando un utile netto di 574,9 milioni di euro, in crescita del 24,7% rispetto all’anno precedente.
La performance è stata trainata da un forte incremento dei ricavi bancari, con un margine di interesse che ha superato 1,09 miliardi di euro (+16,3%) e commissioni nette in crescita del 7,9%. Segnali positivi arrivano anche dal cost/income ratio, che si attesta al 39%, confermando un’efficienza operativa ai massimi livelli.
La soddisfazione di Pedranzini
Secondo il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini, questi risultati confermano la capacità della banca di generare valore in modo costante. “I risultati conseguiti nel 2024 sono per noi di estrema soddisfazione perché confermano la nostra capacità di generare sempre più valore e in maniera costante nell’interesse degli azionisti e di tutti gli stakeholder. Registriamo numeri in forte progresso rispetto all’esercizio precedente, già il migliore di sempre, come dimostra l’utile netto pari a € 574,9 milioni, in crescita del 24,7%. Ciò ci consente di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,80 centesimi per azione, con un payout ratio del 63% che supera la guidance sinora fornita al mercato. La posizione patrimoniale della Banca, riflessa in primis nel CET1 al 15,2%, rimane eccellente e continua a beneficiare della generazione organica del capitale e del costante miglioramento della qualità degli attivi. L’NPL ratio netto si attesta all’1,1% a fronte di un lordo del 2,9%”.
Solidità
Nello scorso anno la “Sondrio” ha rafforzato il proprio ruolo di sostegno all’economia, con 5,6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti a famiglie e imprese, in aumento del 18,1% rispetto al 2023. I coefficienti patrimoniali si confermano ben al di sopra dei requisiti normativi, con un CET1 ratio al 15,2% e un Total Capital ratio al 18%. Anche la liquidità è robusta, con un LCR al 168% e un NSFR al 130%, garantendo stabilità e capacità di far fronte alle sfide del mercato.
Nuovo piano industriale
Lo sguardo è ora rivolto al nuovo piano industriale 2025-2027, che sarà presentato il 26 febbraio 2025 e delineerà le strategie per consolidare il percorso di crescita. L’obiettivo è ampliare la clientela e diversificare le fonti di ricavo, mantenendo salda la mission dell’istituto.
“La strategia commerciale messa in campo finora è imperniata sulla nostra cultura di attenzione alla clientela e sulle competenze distintive del nostro personale. Una resiliente redditività, fondata su solide basi patrimoniali, trova riscontro nella soddisfazione delle aspettative dei nostri clienti. Vogliamo continuare a essere un acceleratore della crescita erogando credito a famiglie e imprese, cui associamo la nostra offerta in tema di gestione del risparmio e di consulenza in ambito assicurativo e della protezione. Molto abbiamo investito in tecnologia in un’ottica di evoluzione digitale e intensificheremo l’azione negli anni a venire. Con la presentazione del nuovo piano industriale 2025-2027 il prossimo 26 febbraio, racconteremo le direttrici di sviluppo del prossimo triennio. Intendiamo ampliare il bacino della nostra clientela, offrendo un servizio eccellente, tenendo fede alla nostra mission. Ne conseguirà un’ulteriore diversificazione delle nostre fonti di ricavo, con l’obiettivo di generare in modo sostenibile e nel medio-lungo termine valore crescente per tutti i nostri stakeholder”, ha concluso Mario Alberto Pedranzini.