Come si sia conclusa la vicenda relativa al container installato sul tetto di un condominio in via San Camillo de Lellis a Sondrio è ormai sotto gli occhi di tutti: i consiglieri di Sondrio Democratica, però, hanno comunque voluto portare nuovamente la questione in consiglio comunale, attraverso un’interrogazione, per capire fino in fondo se i lavori abbiano rispettato tutte le norme e per ribadire, comunque, la loro contrarietà a un intervento che rischia di diventare un “pericoloso precedente”.
Le tappe
Nella seduta di venerdì a Palazzo Pretorio è stato il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini a ripercorrere le tappe della vicenda, a seguito della prima interrogazione presentata già in primavera, e a ribadire come, a intervento concluso, tutte le norme siano state assolutamente rispettate.
“La direzione dei lavori ha avuto un costante dialogo con l’ufficio tecnico del Comune – ha esordito Scaramellini -. Il 20 giugno scorso è stata presentata la variante progettuale finale, con tre alternative per il rivestimento tra cui anche una “a verde”. Queste alternative sono state sottoposte alla Commissione paesaggio che il 22 luglio ha chiesto un ulteriore affinamento del progetto con alcuni elementi verticali, nello specifico delle doghe verticali scure su sfondo chiaro o viceversa”.
“L’8 agosto – così ha proseguito Scaramellini – è stato trasmesso il progetto aggiornato che, il 9 novembre, ha ricevuto il parere favorevole della commissione per la soluzione con doghe verticali scure su sfondo chiaro e verniciatura della copertura come le doghe. La finitura del manufatto è stata strettamente connessa alle fasi finali dei lavori e, inoltre, il dialogo con l’ufficio tecnico è una prassi consolidata”.
“Il coinvolgimento della commissione paesaggio – ha concluso il primo cittadino sondriese – è stato effettuato anche se nè il fabbricato, nè l’area urbanistica lo richiedevano. Il risultato rispetta tutte le prescrizioni, mentre le difformità rispetto alle norme edilizie si riferiva a una fase dei lavori ed è stata sanata. I nostri uffici hanno svolto le loro funzioni di controllo e indirizzo in base alla normativa vigente”.
Pericoloso precedente
Anche se, dunque, il container non viola nessuna norma, nè alcun articolo del regolamento comunale, questo non è bastato a convincere del tutto i consiglieri di Sondrio Democratica della bontà dell’intervento, specie dal punto di vista estetico: “Si crea un precedente, con un container sul tetto di un condominio – ha evidenziato il consigliere Alessandro Spolini – il cui impatto estetico è evidente. Il container è stato coperto con uno steccato e non è bello. Ora qualcun altro potrebbe voler mettere sul tetto la propria centrale termica. Credo che sia dovere di un’amministrazione regolamentare anche quello che è decoroso e dispiace che il container si trovi sulla casa dell’assessore all’urbanistica. Sappiamo, infine, che l’opera non è ben vista dai residenti del quartiere e speriamo che non rappresenti l’inizio di una serie di container su altri tetti”.