Un incendio doloso ha semidistrutto una vecchia abitazione a Civo, mettendo in grave pericolo una famiglia di origine indiana. La famiglia, composta da una coppia, i loro due bambini e il cugino della donna, è riuscita a salvarsi per miracolo grazie alla prontezza del figlio più grande, di soli otto anni. Sono passati quasi 50 giorni dal fatto, ma emergono solo oggi i dettagli di quanto accaduto.
È la mattina del 2 dicembre scorso quanto l’incendio divampa attorno alle ore 6.30, quando le fiamme prendono piede nel magazzino situato sotto l’appartamento della famiglia. È proprio il bambino, che si sta preparando per andare a scuola, a notare il fumo e a svegliare i genitori in tempo.
“Vivi per miracolo”
“Siamo vivi per miracolo. Grazie a mio figlio di otto anni che, la mattina presto, prima di andare a scuola, si è accorto di quanto stava succedendo e mi ha svegliato, così in fretta tutti abbiamo abbandonato l’edificio dopo il fuoco divampato nel magazzino sotto il nostro appartamento. Volevano ucciderci”, ha raccontato Balbir Singh, 41 anni, che lavora come operaio in un’azienda del territorio valtellinese.
I vigili del fuoco del Nucleo Investigativo di Milano, intervenuti sul luogo del sinistro, hanno accertato che l’incendio è di origine dolosa. Attualmente, le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Chiavenna, che stanno cercando di risalire all’autore del gesto. Agli inquirenti Balbir Singh ha escluso che l’incendio possa essere stato motivato da un atto di razzismo.
L’incendio ha causato danni ingenti alla casa, ma fortunatamente la famiglia è riuscita a sfuggire senza gravi ferite. La comunità di Civo, per volontà del sindaco Barbara Marchetti, ha ospitato per alcune notti la famiglia in una struttura ricettiva del territorio.