Si è svolta nella mattinata di mercoledì 15 gennaio a Sondrio, presso la Prefettura, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Anna Pavone. All’incontro hanno preso parte i vertici delle forze di polizia territoriali, il sindaco di Sondrio e un rappresentante della Provincia. L’obiettivo era esaminare le nuove direttive del Ministero dell’Interno in materia di “prevenzione e sicurezza urbana” e definire strategie mirate per contrastare comportamenti illeciti che si sviluppano in contesti caratterizzati da fragilità socioeconomiche, come problematiche abitative, occupazionali, educative e familiari.
Tra i fenomeni presi in considerazione figurano l’abuso di alcolici, lo spaccio di sostanze stupefacenti, la malamovida, l’occupazione abusiva di immobili e la vandalizzazione di edifici. Nonostante l’analisi del territorio provinciale, con particolare attenzione al capoluogo, non abbia evidenziato situazioni di degrado urbano o pericoli rilevanti, è stato sottolineato l’importanza di mantenere alta la soglia di attenzione.
Il prefetto e i presenti hanno confermato che gli attuali servizi di controllo e prevenzione del territorio si sono dimostrati efficaci, ma hanno ritenuto necessario rafforzare ulteriormente gli strumenti a disposizione. Tra questi, sono stati ribaditi il DACUR (Divieto di Accesso alle Aree Urbane), il DASPO urbano e il foglio di via obbligatorio, misure adottate per contrastare le condotte illegali spesso associate ai fenomeni sopra citati.
In quest’ottica, sono stati pianificati nuovi servizi specifici di controllo coordinato sul territorio, con l’obiettivo di prevenire i reati e incrementare la percezione di sicurezza tra i cittadini. Una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle aree urbane e nei punti sensibili rappresenterà un elemento chiave per garantire una risposta immediata e visibile alle esigenze di prevenzione e controllo.
“Anche in assenza di situazioni di degrado conclamato, è fondamentale non abbassare la guardia e agire in modo preventivo per evitare che le criticità si trasformino in problematiche più serie”, è stato sottolineato nel corso della riunione. La strategia emersa mira non solo a contrastare le condotte illecite, ma anche a promuovere una maggiore fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella capacità delle autorità di garantire un ambiente sicuro e vivibile per tutti.