Ci vorrà ancora del tempo per conoscere le sorti degli imputati al “processo Molinari”, anche se iniziano a delinearsi i termini. Nella quarta udienza preliminare, infatti, andata in scena nella mattinata di venerdì 10 gennaio presso il tribunale di Sondrio, seppur senza “risultati concreti”, si è discusso delle eccezioni sollevate nelle precedenti sedute, permettendo ai lavori di progredire dopo le prime tappe interlocutorie.
Presenti in aula, tra gli altri imputati, i dirigenti scolastici Raimondo Antonazzo, assistito dall’avvocato Francesco Notari del Foro di Roma, e Maria Rita Carmenini, affiancata dagli avvocati Piermaria Corso del Foro di Milano e Francesca La Salvia del Foro di Sondrio. In aula anche l’unica parte civile ammessa, su un totale di 108 richieste: l’impiegata amministrativa Cristina Paravicini, rappresentata dall’avvocato morbegnese Valeria Morales Sosa.
Durante l’udienza il procuratore della Repubblica Piero Basilone ha fatto lettura della memoria depositata nei giorni passati, con l’esamina dettagliata delle richieste avanzate nei mesi scorsi dai legali degli imputati. Se da una parte la procura ha avvallato le eccezioni riguardanti le competenze territoriali, è con forza che l’accusa non ha condiviso le altre eccezioni, relative alla chiarezza degli atti e alla riforma Nordio in materia di peculato.
Al giudice per le indagini preliminari Fabio Giorgi il compito di decidere. Lo scioglimento definitivo delle riserve dovrebbe quindi arrivare nel corso della prossima udienza, fissata per il 31 gennaio. Se venisse sposata la linea della procura le posizioni di sei imputati di fuori provincia – Raffaele Ciambrone, Antonino Floridia, Gianmarco Pecis Cavagna, Matteo Maggioni, Marco Compagnoni e Simone Sacristani – sarebbero “trasferite” al tribunale di Bergamo.
Nel frattempo, sono già state calendarizzate ulteriori udienze (20 febbraio, 7 e 21 marzo), segnando così le tappe di un processo lungo e complesso capace di coinvolgere, oltre all’ex “provveditore” della provincia di Sondrio, Fabio Molinari, cinque dirigenti scolastici e 32 altri soggetti coinvolti nel mondo scolastico valtellinese negli anni a cavallo tra il 2018 ed il 2022. Il vero punto di svolta dovrebbe giungere all’udienza di febbraio. Sarà in quell’occasione che, con ogni probabilità, si entrerà nel merito delle varie posizioni.