Resterà in carcere Ivan Gabrielli, il cinquantenne originario di Tresenda, accusato di aver appiccato una serie di incendi dolosi nei boschi di Teglio e Castello dell’Acqua nei primi giorni dell’anno. Il giudice per le indagini preliminari Fabio Giorgi, in seguito all’udienza di convalida dell’arresto, ha respinto la richiesta di assoluzione avanzata dal legale del sospettato, l’avvocato sondriese Giuseppe Romualdi, confermando la detenzione in attesa di ulteriori sviluppi dell’indagine.
Secondo quanto emerso, il giudice avrebbe valutato come consistenti gli elementi raccolti dagli inquirenti a carico di Gabrielli. Tra questi, la presenza dell’uomo nelle aree colpite dai roghi, documentata dalle testimonianze di residenti e volontari dell’antincendio boschivo (Aib), oltre al tentativo del sospettato di disfarsi di due accendini al momento del fermo.
Durante l’udienza, l’avvocato Romualdi aveva sostenuto l’innocenza del suo assistito, ribadendo che Gabrielli si trovava nei boschi per una gita e che non avrebbe avuto alcun ruolo nei roghi. Una versione che con ogni evidenza non ha convinto il giudice, deciso a mantenere il sospettato in custodia cautelare. All’uscita dall’udienza il legale del fermato ha espresso la volontà del suo assistito di presentare una denuncia contro i carabinieri forestali, contestando le modalità del fermo e le prove raccolte.