Desta sempre preoccupazione la situazione relativa alla galleria del Monte Piazzo, lungo la Statale 36, per la quale Anas ha prospettato una vita residua di soli 15 anni. Trascorso questo tempo, senza gli interventi necessari, Valtellina e Valchiavenna saranno a rischio isolamento.
Per questo, dopo alcuni esponenti politici, ora anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, in particolare della Uil Lario e Uil Sondrio invocano un’azione a lungo termine che possa scongiurare lo scenario peggiore.
Cristo si è fermato ad Eboli? Forse, sicuramente si è fermato alla Galleria di Monte Piazzo. Questo vien da dire leggendo le dichiarazioni, rese pubbliche dalla stampa nelle scorse settimane, del responsabile Anas Lombardia Nicola Prisco. Infatti secondo le stime dell’ingegnere la Galleria Monte Piazzo – che consente il transito dalla Valtellina e da Colico in direzione Lecco lungo la SS36 – non supererebbe questo periodo di utilizzo – sottolineano i coordinatori di Uil Lario e Uil Sondrio Dario Esposito e Fabrzio Tresoldi -. Non una notizia qualsiasi per un territorio, quello dell’Alto Lario lecchese e della Valtellina, che già soffre cronici problemi in quanto a mobilità: la tratta servita da Trenord lungo la Tirano-Lecco-Monza vive ormai da anni frequenti ritardi e soppressioni di corse per non parlare, infine, dei lavori che da qualche estate impongono di proseguire da Colico verso Tirano con bus sostitutivi. Non va molto meglio, per altri motivi, relativamente agli spostamenti via lago che vede alcune località servite con buchi giornalieri molto ampi. In questo contesto si inserisce quanto rimbalzato, di testata in testata, in queste settimane. Nel contesto di un territorio che sarà luogo di transito e di approdo delle future olimpiadi invernali Milano-Cortina e che rischia, concretamente, di disperdere il ritorno di immagine nel giro di pochi anni se ad una mobilità che presenta molti aspetti critici se ne aggiungeranno presto degli altri”.
La missiva
E’ per questo che la Uil Lario e la Uil Sondrio hanno scritto, in questi giorni, alla presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, al presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola, ai sindaci di Colico, Dorio, Dervio, Piantedo, Morbegno, Dubino. Per sollevare un problema che deve, se vuol avere una progettazione che sia al passo con l’orologio dei cittadini e non della burocrazia, vedere il territorio unito.
“Si parla di una galleria strategica che rischia di isolare l’intera area. Vuol dire maggiori complicazioni per le tante persone che viaggiano quotidianamente per raggiungere il posto di lavoro, maggiori costi di trasporto/approvvigionamento di materia prime per le imprese. Per non parlare del rischio che il turismo, che certamente non ama i disagi, possa risentirne. E’ per questi motivi un problema che noi riteniamo appartenga a tutto il tessuto sociale del territorio. Per questo chiedo possa essere affrontato nel tavolo della competitività lecchese della Camera di Commercio. E’ necessario uno sguardo d’insieme che tenga conto del contributo degli amministratori, della politica, delle associazioni di categoria, delle sigle sindacali – proseguono Esposito e Tresoldi -. Siamo certi che Regione Lombardia non permetterà l’isolamento della Valtellina e Valchiavenna. Ci rimane in ogni caso il dubbio che l’analogo problema non interessi anche la tratta ferroviaria. Confidiamo, ed è auspicabile, anche un celere intervento dell’amministrazione provinciale di Sondrio atto all’istituzione di un tavolo permanente”.