Nei giorni di festa e in tutte le occasioni piacevoli – come in questo periodo -il termine brindisi ricorre moltissime volte e questo termine è uno di quelli che ognuno di noi pronuncia in modo quasi voluttuoso perché lo associa ad un qualcosa di bello, di conviviale in poche parole di festoso. Vi siete mai chiesti il significato? Cioè da quale “etimo” la parola derivi? Sicuramente molti per associazione lo fanno derivare dall’omonima città pugliese (tra l’altro mia terra natale!).
È – parzialmente – vero perché sicuramente Brindisi ai tempi dei Romani era uno dei principali porti dell’impero (non dimentichiamo che qui terminava una delle più importanti vie consolari, la via Appia); da qui partivano regolarmente navi, verso il territorio ellenico con a bordo i figli delle famiglie più ricche del civis romanus per un ulteriore arricchimento culturale.
Potremmo paragonare, a grandi linee, tutto ciò a quello che avveniva nel 1700 con il Gran Tour o in epoche più recenti verso gli USA o in altri posti sviluppati del nostro mondo. Prima di salpare si era soliti brindare in segno di augurio e al ritorno per ringraziare; quel rituale si decise di chiamarlo come la città, cioè Brundisium, nome dato dai romani sostituendolo al Brentesion di origine greca.
Sicuramente pochi sanno che l’etimo della città di Brindisi deriva dalla parola “brunde” oppure “brunda” in uso presso i Messapi che era la popolazione autoctona che abitava questa zona prima dell’arrivo dei romani. Questo termine significa esattamente “testa di cervo” in riferimento alla forma del porto della città che ricorda la testa di questo animale che viveva in quell’epoca, in una lussureggiante natura (questa forma oggi è ben visibile sorvolando la città con droni).
Dopo questo excursus terminologico mi suscita una sottile ironia associare il termine brindisi alla testa di cervo (che come tutti sappiamo) è provvisto di corna e perciò le corna sono simbolo di tradimento. D’altronde fu uno scrittore greco (Artemidoro) il primo nel 2000 A.C ad associare l’elemento corna al tradimento.
Nei secoli successivi varie tradizioni (celtiche, vichinghe, greche, italiche, latine…etc) hanno sostenuto questa associazione; si pensa che gli animali forniti di corna sarebbero particolarmente tolleranti ogni qualvolta la propria compagna si accompagna ad altri maschi. Questo significa (forse) che il bere toglie le inibizioni e l’animale/ cervo può prendere il sopravvento quando si esagera con i…brindisi???
A parte gli scherzi quando è possibile, come in questa serata di festa per l’arrivo del Nuovo Anno facciamo un Brindisi, finalmente in lingua italiana!
Buon Brindisi e Buona Vita a tutti voi!
P.S dimenticavo io sono una discendente dei Messapi