Un’opera pensata per unire e rendere la città di Sondrio più accessibile: è il nuovo sottopasso ciclopedonale di via Stelvio, inaugurato venerdì 20 dicembre nella tarda mattinata. L’infrastruttura, lunga 29 metri, collega le vie Donegani e Teglio, nasce con l’obiettivo di migliorare la mobilità pedonale e ciclabile in un’area che, fino ad oggi, era divisa dalla ferrovia. Il nuovo sottopasso, parte di un progetto di riqualificazione urbana più ampio, è stato realizzato grazie al finanziamento del bando Pinqua con un investimento di circa 1,7 milioni di euro.
L’opera, dotata di pompe in caso di allagamento, ha lo scopo di migliorare la connessione tra due zone importanti della città e di garantire un transito sicuro a pedoni e ciclisti, in primis agli studenti del Liceo Scientifico Donegani. Oltre al sottopasso l’intervento ha interessato l’intera via Donegani, con il rifacimento dei parcheggi antistanti la scuola, oggi tramutati in stalli esclusivi per motociclette e biciclette. Nella stessa area, nei pressi del bar “Peter food and wine”, è stato riqualificato il parcheggio di automobili già esistente, oggi capace di accogliere 25 mezzi. A breve verranno installate fioriere, panchine e telecamere di sorveglianza per completare l’arredo urbano della zona.
Collegamento importante
Durante la cerimonia, il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, ha ribadito il valore sociale dell’opera: “Oggi siamo soddisfatti di restituire quest’area decisamente riqualificata alla cittadinanza. Finalmente la zona popolosa a valle potrà essere collegata in modo sicuro all’area sopra la ferrovia, dove si trovano ospedale, scuole, e cimitero. E poi sarà più facile raggiungere il centro città. In questi mesi abbiamo creato dei disagi ai cittadini, come succede sempre con le opere pubbliche, ma la speranza è che questi disagi vengano presto dimenticati grazie ai benefici che il sottopasso porterà con sè.”
“Voglio ringraziare tutte le ditte che hanno lavorato qui, perché il lavoro non era semplice. Ci sono state complicazioni tecniche legate al passaggio sotto una via e alla vicinanza della falda, ma hanno lavorato bene e nei tempi previsti. Quando si lavora con passione, come è successo in questo caso, gli imprevisti si superano meglio. Ringrazio anche i colleghi dell’amministrazione e i nostri tecnici, che hanno seguito i lavori con passione. Questo è un altro tassello importante per la nostra città”, ha concluso Scaramellini.
Grande la soddisfazione per l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Del Marco, dopo aver seguito in prima linea la realizzazione del collegamento ciclopedonale. “Dal punto di vista architettonico, quest’opera si inserisce ottimamente nella zona, con un livello di finitura adeguato che richiama i sottopassi già presenti nel resto della città. Inoltre l’impianto di illuminazione, curato sia all’interno sia all’esterno garantisce sicurezza. La vera difficoltà è stata il cantiere, in particolare l’interruzione della ferrovia. In quelle due notti di lavoro eravamo tutti presenti, con un po’ di agitazione, ma vedere ora il risultato e la conclusione dell’opera ci riempie di orgoglio. È stato un lavoro di squadra che ha coinvolto progettisti, collaudatori, imprese e ufficio tecnico”.
Ricucire il tessuto urbano
“Da un punto di vista tecnico è un’opera molto importante perché, come ha già detto, unisce due parti della città separate dalla presenza dell’infrastruttura ferroviaria. Queste opere sono fondamentali per ricucire il tessuto urbano. Il cuore dell’opera, la parte centrale del tombotto, è una scatola prefabbricata. Questa scelta tecnologica ha consentito di ridurre i tempi di esecuzione, in particolare il fuoriservizio della ferrovia, e offre maggiori garanzie dal punto di vista costruttivo. Gli elementi prefabbricati garantiscono una maggiore tenuta all’acqua grazie a una tecnologia più affinata, che fornisce risultati più sicuri e affidabili”, ha rimarcato dell’ingegnere progettista Simone Luca Marchesini.
Infine Gianluca Venturini, dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sondrio, ha sottolineato come questo rappresenti un ulteriore valore aggiunto: “Non abbiamo avuto neanche un infortunio sul lavoro, e questo è un valore aggiunto che dimostra come si sia lavorato bene e in sicurezza”.