La situazione all’interno del carcere di Sondrio è motivo di forte preoccupazione. Nei giorni scorsi i sindacati della polizia penitenziaria (CISL-SAPPE, UIL-USPP, OSPP) hanno denunciato le difficili condizioni di lavoro, portando alla luce problematiche che riflettono una crisi più ampia del sistema carcerario italiano. Carlo Bordoni, responsabile provinciale di Azione Sondrio, ha espresso la volontà di collaborare con i sindacati per affrontare queste criticità: “Siamo pronti a confrontarci con tutti i sindacati della polizia penitenziaria per mettere in campo le azioni politiche necessarie, tra cui un’interrogazione parlamentare che stiamo preparando per migliorare le condizioni di lavoro nella casa circondariale di Sondrio”.
Azione, però, non si limita al caso specifico di Sondrio. Il Segretario Regionale del partito, On. Fabrizio Benzoni, ha tracciato un quadro drammatico del sistema carcerario nazionale. “Il 2024 è stato un anno record, ma non c’è nulla di cui andare fieri: 86 detenuti si sono suicidati, 7 agenti della penitenziaria si sono tolti la vita. Abbiamo il record assoluto di detenuti minorenni negli istituti penali e il 66% dei reati è commesso da chi è già passato dal carcere. Questo non è altro che il fallimento del nostro sistema giudiziario. “Secondo Benzoni, una delle problematiche principali riguarda i detenuti in attesa di giudizio: “Un terzo dei suicidi in carcere riguarda persone che non hanno ancora ricevuto una sentenza definitiva. Molti di loro potrebbero essere innocenti. È una realtà che non possiamo ignorare e che deve pesare sulle nostre coscienze”.
Azione punta il dito contro il cosiddetto “decreto carcere”, definendolo un provvedimento che non solo non ha risolto i problemi, ma li ha aggravati. Benzoni ha aggiunto che il partito ha già interrogato il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, chiedendo quando intenda affrontare seriamente questa emergenza. Il carcere di Sondrio, quindi, rappresenta uno dei tanti esempi di un sistema al collasso, che colpisce tanto i detenuti quanto gli agenti di polizia penitenziaria. Per Azione, è arrivato il momento di intervenire, con misure concrete e immediate, per garantire dignità e sicurezza a tutti coloro che vivono e lavorano in queste strutture.s