Il grido d’allarme arriva direttamente dai sindacati della polizia penitenziaria di Sondrio (CISL-SAPPE, UIL-USPP, OSPP), e non potrebbe essere più chiaro: la situazione all’interno della casa circondariale è insostenibile. La cronica carenza di personale sta mettendo a dura prova chi, giorno dopo giorno, si impegna per garantire sicurezza e ordine nell’istituto cittadino. Oggi, poco più di una ventina di agenti sono chiamati a coprire i turni necessari per mantenere operativo il carcere. Una sfida che si traduce spesso in turni massacranti, che possono arrivare fino a 12 o addirittura 16 ore consecutive. Per non parlare dei riposi saltati e delle ferie negate per far fronte alle esigenze quotidiane.
Le sigle sindacali denunciano: “Di sovente il poco personale si vede richiamato in servizio durante la giornata di riposo o ancora non gli viene concesso il congedo (ferie) per sopperire ai vari servizi d’istituto. In alcune giornate il personale per garantire continuità deve prolungare il proprio turno di servizio per 12 e in altri casi anche 16 ore ininterrotte, ricoprendo incarichi spesso incompatibili tra di loro”.
La situazione non è nuova: da ben sei anni, nessun nuovo agente è stato assegnato a Sondrio, mentre diversi membri del personale hanno lasciato il servizio. Gli unici rinforzi arrivati recentemente sono tre agenti distaccati, una presenza temporanea che, pur rappresentando un aiuto, è ben lontana dal risolvere il problema.
In un comunicato congiunto i sindacati sottolineano come “da anni non vi siano assegnazioni di nuovi agenti, mentre il personale ha continuato a diminuire, lasciando un vuoto che si sta dimostrando impossibile da colmare”. Il coordinamento sindacale non punta il dito contro l’attuale direzione del carcere, insediata solo da pochi mesi, riconoscendo che questa eredità è il frutto di anni di immobilismo. Tuttavia, non mancano le critiche verso i vertici superiori, accusati di aver ignorato i numerosi appelli lanciati nel tempo.
Eppure, nonostante tutto, “il personale di Polizia Penitenziaria di Sondrio, cosciente dei propri doveri istituzionali, si adopera costantemente con abnegazione e spirito di sacrificio per garantire ordine e sicurezza e dignità della pena”, concludono da CISL-SAPPE, UIL-USPP, OSPP.