Paolo Pillitteri, storico esponente del Partito Socialista Italiano (Psi) e sindaco di Milano dal dicembre 1986 al gennaio 1992, è morto giovedì 5 dicembre, nel giorno del suo 84esimo compleanno. A darne notizia è stato il figlio Stefano con un post sui social: “Mio padre Paolo Pillitteri ha scelto il giorno del suo 84esimo compleanno per salutarci per sempre. Ha avuto un’esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone”. Pillitteri, di origini valtellinesi da parte di madre, trascorreva le estati a Postalesio, fin da tenera età. Un legame, quello con la Valtellina, che ha sempre rappresentato per lui un punto fermo, un luogo dove trovare pace e rifugio lontano dalle luci della ribalta milanese.
Una carriera tra politica e giornalismo
Dopo la laurea in Lettere, Pillitteri iniziò la carriera giornalistica come critico cinematografico. Entrò in politica negli anni ’70 con il Partito Socialdemocratico Italiano (Psdi) e divenne assessore alla cultura nella giunta di Aldo Aniasi. Durante il suo mandato accolse una performance di Christo in piazza del Duomo, con l’impacchettamento del monumento.
Passato al Psi per divergenze interne, Pillitteri partecipò alla “rivoluzione dei quarantenni” che portò Bettino Craxi (suo cognato avendone sposato in prime nozze la sorella Rosilde) alla segreteria del partito nel 1976. Fu assessore all’edilizia privata e al bilancio, deputato nel 1983 e, nel 1986, sindaco di Milano, succedendo a Carlo Tognoli. La sua amministrazione si trovò a gestire scandali come quello delle “Aree d’Oro” e, nel 1992, fu coinvolta nell’inchiesta “Mani Pulite”. Accusato di ricettazione, venne condannato nel 1996 a due anni e sei mesi. Abbandonata la politica, tornò al giornalismo e divenne condirettore del quotidiano “L’Opinione delle libertà”. Nel 2022 si risposò con Cinzia Gelati.
Il ricordo della politica
Molti esponenti politici hanno espresso cordoglio per la scomparsa di Pillitteri. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha dichiarato: “Io e tutta l’amministrazione comunale esprimiamo la nostra sentita vicinanza alla famiglia e siamo pronti ad attivarci per un ricordo pubblico dell’ex sindaco”.
Giuliano Pisapia, sindaco di Milano dal 2011 al 2016, ha ricordato Pillitteri come “un autentico socialista riformista”, mentre Letizia Moratti ha definito la sua morte “una grave perdita per la città”, sottolineando il suo impegno per gli ultimi e il suo amore per Milano.