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Home » I cinque cerchi olimpici della discordia
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I cinque cerchi olimpici della discordia

Giuseppe MaioranaBy Giuseppe Maiorana2 Dicembre 2024Nessun commento6 Mins Read
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La scorsa settimana una delibera della giunta regionale ha ufficializzato il trasferimento di più di 75 milioni di euro alla provincia di Sondrio: risorse derivate dai canoni idrici e che serviranno a finanziare una serie di interventi su tutto il territorio di Valtellina e Valchiavenna.

L’installazione 

Peccato, però, che, tra questi ce ne sia soprattutto uno che stia facendo storcere il naso a molti. Stiamo parlando del cosiddetto “Spectaculars”, ovvero l’installazione di una struttura con i cinque cerchi olimpici in un luogo panoramico.

Nel dettaglio, i costi dell’intervento, che ammontano a poco più di 450 mila euro, sono così suddivisi:

  • Individuazione location provinciale più idonea alla valorizzazione dei Cinque cerchi olimpici “Spectaculars” e successiva ideazione, pianificazione e redazione del progetto di installazione Provincia di Sondrio € 73.235,00.
  • Realizzazione e installazione dei Cinque Cerchi Olimpici alle porte della Valtellina.

Nella descrizione dell’intervento si legge: “Gli “Spectaculars” costituiscono un efficace strumento di promozione turistica e di valorizzazione del territorio a livello internazionale, in grado di generare entusiasmo e attesa per l’Evento. La Provincia di Sondrio ha individuato due alternative location, entrambe alle Porte della Valtellina, per installare gli “Spectaculars” ovvero, la prima, in Comune di Cino su un terrazzo panoramico posto a 500 metri slm e una seconda, in Comune di Talamona nell’area a verde a ridosso alla rotatoria del Tartano adiacente alla SS38. Al riguardo sono in corso interlocuzioni operative con il Comitato Internazionale Olimpico, tramite la Fondazione MiCo 2026, circa la scelta progettuale più idonea (per la quale poi verranno anche realizzati dei percorsi per rendere fruibile e raggiungibile l’installazione) tenuto conto che entrambe le localizzazioni rispondono, a parer della Provincia, ai criteri stabiliti dal CIO (soprattutto di visibilità di accessibilità) tuttavia l’approvazione definitiva su una o l’atra Location spetta al CIO.

Dov’è la sostenibilità?

Come detto, questo ingente investimento è considerato uno spreco di risorse che appartengono al territorio in quanto derivanti dai canoni idrici da molti. Tra questi il centro culturale “Oltre i muri” e il comitato idroelettrico di Sondrio.

“Spectaculars” rischia di diventare uno dei simbolo negativi delle Olimpiadi e dello spreco di risorse pubbliche – ha sottolineato Angelo Costanzo, presidente del centro culturale “Oltre i Muri” -. Un pò costoso l’ennesimo luogo per selfie in Valtellina. Non è la prima volta che come Centro Culturale “Oltre i Muri” ci occupiamo della sostenibilità economica ed ambientale delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Numerose sono state le iniziative nel territorio provinciale. Le Olimpiadi da evento sportivo, che dovrebbe mettere al centro le gare e gli atleti, negli anni si sono trasformate diventando un grande contenitore dove si trova di tutto e di più, da opere infrastrutturali calate nei territori, con progetti discutibili, e un grande portafoglio di spesa pubblica. Quelle di Torino sono costate quasi 4 miliardi euro, già superati da Milano-Cortina 2026″.

“Non passa inosservata, trattandosi di fondi dovuti a compensazioni ambientali, la voce al capitolo C49/10 – Iniziativa Fiumi Puliti AQST 2024 finanziata per soli € 100.000,00 – ha proseguito poi Angelo Costanzo riferendosi sempre agli interventi finanziati con le risorse derivanti dai canoni idrici -. La disponibilità di così tante risorse del demanio idrico € 75.847.675,26 meriterebbe un vero confronto, aperto, plurale tra i corpi intermedi della società, le istituzioni, la politica locale con l’apporto delle Università e dei Centri Studi delle politiche sociali ed economiche della montagna. Nulla di tutto questo è accaduto. La politica in provincia non la si fa con lo sguardo al futuro, con il confronto aperto plurale, la si fa con i soldi del demanio idrico. Ma è possibile che in Provincia nessun amministratore e partito, abbia il coraggio di uscire dall’ubriacatura mediatica delle olimpiadi, come l’evento che lascerà una legacy che cambierà in meglio le sorti economiche della nostra provincia? Così si azzera qualsiasi confronto istituzionale e culturale. Tutti si accontentano delle risorse per i propri comuni o enti. Ma che fine ha fatto la politica, i corpi intermedi, l’Amministrazione Provinciale? Prevale logica consociativa della distribuzione a pioggia, anziché un vero patto territoriale che sappia guardare allo sviluppo futuro economico, sociale e culturale che metta al centro la sostenibilità delle terre alte di fronte ai cambiamenti climatici e il fenomeno dell’overtourism. Le Olimpiadi per Regione Lombardia, per chi la rappresenta, diventano l’occasione per la spartizione di ingenti risorse”.

Anche il comitato idroelettrico di Sondrio nel muovere le sue critiche e le sue perplessità a “Spectaculars” parte dall’evidente e ingiusta sproporzione con i soli 100 mila euro destinati all’iniziativa “Fiumi puliti”.

“Mediamente la provincia di Sondrio con i sui impianti idroelettrici produce 5 milioni di Mwh che moltiplicati per un PUN medio annuo (2023) che è stato di 127,2 euro/Mwh, significa che i concessionari hanno introitato 636 milioni di euro, essendo gran parte dei nostri impianti a serbatoio, la nostra energia idroelettrica in borsa può spuntare anche prezzi maggiori pari al 30% .Pertanto gli introiti salgono otre gli 800 milioni di euro. Questo il calcolo medio, se poi pensiamo che i 75 milioni si riferiscono ai canoni riscossi nel 2023 e ricalcolati sul prezzo dell’energia 2022 bisogna fare i conti con PUN medio di 303 euro/Mwh. Verosimilmente i guadagni sono piu’ del doppio di quelli medi sopracitati. Consideriamo poi che la cuccagna, aumento dei fondi per idroelettrico arrivati in provincia, vale per quest’anno e forse per il prossimo poi calerà drasticamente. Fondi derivanti dai canoni per l’ uso dei beni del demanio idrico che dovrebbero essere spesi in prima istanza a favore di ambiente, manutenzione del territorio, sicurezza e non dispersi in mille rivoli – sottolineano i componenti del comitato -. Se consideriamo che negli ultimi 40 anni nel comparto idroelettrico abbiamo perso 1000 posti di lavoro che moltiplicato per il costo medio di un lavoratore elettrico pari a 50.000 euro annuì, si può ben vedere che l’economia della nostra provincia ha perso 50 milioni di euro. Quindi aver portato a casa 75 milioni di euro nn è un gran successo, significa che abbiamo regalato le nostre acque ai produttori che vengono da fuori. Rimaniamo basiti e scandalizzati nel constatare che molte risorse dei canoni idroelettrici, piu’ di 5 milioni di euro (Regia unica per la promozione turistica e territoriale provinciale, opera lirica olimpiadi, realizzazione 5 cerchi olimpici ingresso valle, contributi consorzi) vengano sperperati in iniziative voluttuarie a favore delle Olimpiadi 2026 anziché impegnarle in opere prioritarie per la messa in sicurezza della nostra gente e del fragile territorio, mentre alla pulizia fiumi viene stanziata la ridicola cifra di soli 100.000 euro”. 

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