Giornata di mobilitazione, anche in provincia di Sondrio, con lo sciopero dei lavoratori indetto da Cgil e Uil contro la Manovra Finanziaria. Nella mattinata di oggi, venerdì 29 novembre, davanti alla Prefettura del capoluogo valtellinese si sono radunate 350 persone, unite nel chiedere che i diritti sanciti dalla Costituzione non restino solo dichiarazioni di principio, ma diventino realtà concrete ed esigibili. I manifestanti hanno messo al centro della protesta temi cruciali come la pace, il rafforzamento della sanità pubblica, il welfare, il trasporto pubblico, gli aumenti salariali nel settore pubblico e privato, oltre a una maggiore giustizia sociale e fiscale.
Grande adesione
Tra le aziende più rappresentative del territorio, secondo i sindacati l’adesione allo sciopero è stata significativa: Siderval ha registrato una partecipazione del 70%, Ring Mill del 50% ed Evapco anch’essa del 50%. Anche nel settore sanitario, nonostante le croniche carenze di organico, l’adesione è stata importante, soprattutto nella sanità territoriale, a dimostrazione di quanto sia urgente e sentita la necessità di una medicina di prossimità, tema spesso assente dalle agende politiche.
La mobilitazione ha coinvolto non solo il presidio di Sondrio, ma anche i luoghi di lavoro, evidenziando la determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate. La loro voce, insieme a quella delle altre piazze italiane, chiede un radicale cambiamento della Legge di Bilancio da parte del Governo. La giornata odierna conferma la forza di una protesta che non si limita a una mera rivendicazione economica, ma si configura come un appello per un futuro più giusto e solidale.