Con una delibera, la Giunta regionale lombarda, come già avvenuto in passato, ha disposto di vincolare una quota dei contributi derivanti dalla monetizzazione dell’”energia gratuita” trasferita alla Lombardia dalle grandi derivazioni idroelettriche alle residenze sanitarie assistenziali di montagna del territorio lombardo. Una misura importante, capace di raccogliere ampi consensi, soprattutto nella maggioranza di Palazzo Lombardia, con Lega e Fratelli d’Italia soddisfatti per il risultato ottenuto. Da una parte, il partito di Giorgia Meloni tiene a sottolineare l’impegno dei consiglieri regionali Diego Invernici e Giacomo Zamperini; dall’altra, il Carroccio, per voce della consigliera regionale Silvana Snider, ringrazia l’assessore alla montagna Massimo Sertori.
Con la deliberazione, la Giunta regionale stabilisce che le Amministrazioni comunali beneficiarie del contributo sono tenute a destinare parte delle risorse alle residenze sanitarie assistenziali pubbliche o private accreditate presenti sul proprio territorio, limitatamente ai posti letto accreditati e contrattualizzati nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
La soddisfazione di FdI
“Durante le audizioni degli scorsi giorni, avvenute congiuntamente tra la Commissione speciale Montagna e la IX Commissione Sostenibilità sociale per approfondire il tema legato alle RSA in aree montane – dichiara il consigliere Diego Invernici – sono emersi vari problemi che affliggono queste realtà, che rappresentano presidi importanti per territori fisiologicamente svantaggiati. Penso, ad esempio, ai costi di gestione e alle bollette per il riscaldamento, lievitati negli ultimi anni. Per dare quindi un sostegno concreto a questo settore, ho avanzato la proposta di vincolare una quota dei contributi trasferiti dalle grandi derivazioni idroelettriche a Regione Lombardia alle Fondazioni di montagna che svolgono l’importante servizio di assistenza sociosanitaria alle persone con fragilità. La mia richiesta è stata da subito condivisa dal presidente della Commissione Montagna, Giacomo Zamperini, che ha portato la questione all’attenzione del presidente Fontana e dell’assessore Sertori. Siamo particolarmente soddisfatti che la proposta emersa dalla Commissione sia stata recepita nel deliberato approvato dalla Giunta regionale. Questo è un primo segnale di sostegno concreto alle residenze sanitarie assistenziali che operano nei territori montani.”
“Grazie a questa delibera – commenta il consigliere Giacomo Zamperini – viene data una maggiore stabilità gestionale alle RSA, offrendo parte dei contributi ottenuti dalla produzione energetica derivante dalle risorse naturali presenti nei territori montani. Così facendo, le strutture accreditate possono disporre di risorse economiche destinate a migliorare la qualità dei servizi dedicati alle persone anziane presenti nelle RSA. È grande la soddisfazione per questo primo segnale di attenzione da parte della Giunta alle richieste emerse dall’ascolto di chi quotidianamente vive e lavora in quelle aree. Ringrazio l’assessore Massimo Sertori per aver prontamente accolto la nostra richiesta, che risulta fondamentale per il territorio.”
Grande soddisfazione anche da parte del partito valtellinese di Fratelli d’Italia. “Desideriamo esprimere soddisfazione per il risultato emerso a valle delle audizioni promosse dalla Commissione Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine, presieduta da Zamperini, a cui va il nostro ringraziamento per l’ascolto offerto alle RSA di montagna e per il sostegno tangibile al nostro territorio. Il risultato ottenuto dimostra l’impegno e la centralità di Fratelli d’Italia, con la Federazione di Sondrio da noi guidata, sempre più focalizzata nel dare risposte concrete al territorio,” hanno commentato Andrea Lazzeri e Francesco Romualdi, rispettivamente vicecoordinatore e coordinatore di FdI Sondrio.
Le parole della Lega
Per la Lega, è la consigliera regionale Silvana Snider a esprimere la propria soddisfazione. “Grazie al lavoro di Regione Lombardia e, in particolare, dell’assessore alla Montagna Massimo Sertori, parte dei contributi ottenuti dalle grandi derivazioni idroelettriche sarà destinata alle residenze sanitarie assistenziali di montagna, pubbliche o private accreditate. Questo dimostra la grande attenzione della Regione verso un settore in difficoltà nel reperimento di personale nelle aree montane, specie nelle zone di confine con la Svizzera, come ho avuto modo di ascoltare oggi in audizione congiunta tra la commissione ‘Sostenibilità sociale, casa e famiglia’ e quella speciale ‘Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine; Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera’, tenuta per approfondire il tema legato alle RSA in aree montane, turistiche e logisticamente svantaggiate.”
“Come rileva l’OCSE, i costi delle cure e dell’assistenza degli anziani sono destinati ad aumentare in modo notevole, consumando grandi porzioni di reddito, tema che non va sottovalutato, insieme all’aumento dei futuri assistiti, con il rischio di impoverire grandi fasce di popolazione. Bene, quindi, questa delibera, con l’obiettivo di sostenere il settore delle RSA soprattutto in montagna, offrendo contributi per la loro gestione derivati dall’efficiente utilizzo delle risorse naturali presenti sul nostro territorio,” ha concluso Silvana Snider.