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Home » C’è poco da stare allegri in vista delle Olimpiadi
Politica

C’è poco da stare allegri in vista delle Olimpiadi

EditorBy Editor22 Novembre 2024Nessun commento4 Mins Read
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Già prima dell’allagamento della galleria San Martino, rimasta poi chiusa quasi due giorni, era arrivato il grido d’allarme dei vertici di Confindustria Lecco e Sondrio che avevano sottolineano come la situazione viabilistica in provincia di Sondrio e Lecco comporti un deficit competitivo rispetto a realtà di altri territori.

Ora, dopo il complicatissimo weekend causato proprio dal maltempo e dalla citata chiusura del tunnel, arrivano anche il monito e la proposta di Forza Italia i cui segretari provinciali di Lecco Roberto Gagliardi e Sondrio Elio Della Patrona da un lato evidenziano come sia difficile essere ottimisti proprio sul fronte viabilistico in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, mentre, dall’altro propongono un tavolo di lavoro bipartisan per risolvere le principali criticità e per mettere a punto soluzioni alternative efficaci alla viabilità principale in caso di problemi come quelli verificatisi nei giorni scorsi.

“La data d’inizio delle attesissime Olimpiadi della neve si avvicina a grandi passi ma il maltempo dell’ultimo periodo e le conseguenti interruzioni della viabilità avvenute anche in provincia di Lecco e legate a frane e ai ricorrenti allagamenti delle gallerie sulla Superstrada 36 sconsigliano un facile ottimismo per quanto riguarda analoghe ripercussioni sul traffico veicolare durante il periodo delle gare che convoglieranno sulle nostre fragili strade una moltitudine di turisti, vacanzieri e sportivi appassionati che tutto si aspettano tranne che di dover restare intrappolati in mega ingorghi stradali ad ogni pioggia un po’ più abbondante del solito nel tragitto tra Lecco e Bormio – sottolineano Gagliardi e Della Patrona -.Ci si può anche augurare e pure sperare che in quel periodo non capiti nulla ma purtroppo a bloccare sine die la viabilità fra le due province basterà anche solo una modesta scarica di sassi sulla Superstrada 36 subito dopo Lecco come è più volte già accaduto: a quel punto il traffico veicolare proveniente da Bergamo e Milano viene dirottato sulla Valsassina che nella fervida fantasia di qualcuno dovrebbe rappresentare una valida alternativa per raggiungere Bellano e dunque la Valtellina, con il risultato di ingolfare anche quell’area geografica che attualmente non è attrezzata viabilisticamente per sopportare un tale volume di traffico. Se a questo si aggiunge che la nuova Lecco- Ballabio di recente costruzione da alcuni anni è spesso chiusa per continue manutenzioni e a causa dei “postumi” di una grossa frana e ancora per allagamenti delle moderne gallerie c’è poco da stare allegri perché indipendentemente dal numero dei veicoli coinvolti, in caso di incidenti e criticità vecchie e nuove, nessuno potrà muoversi in tempo reale”.

Alternativa inefficace

“In Valsassina dicono che ormai la nuova Lecco-Ballabio, lungi dall’aver risolto i problemi viabilistici attorno al massiccio delle Grigne e poter rappresentare una valida alternativa verso la Valtellina, è diventata meno confortevole di una Via Crucis anche perché sembra che in casa Anas poco importi quanto valgano i disagi sopportati da quei cittadini e quanto costi il tempo perso dagli utenti e dagli operatori socioeconomici di quei territori la cui economia continua a soffrire ad ogni temporale o scarica di sassi – proseguono Gagliardi e Della Patrona -. In più, in corrispondenza della grossa frana che nel dicembre 2022 ha visto l’arteria stradale bloccata per lunghe settimane, il cantiere che doveva ripristinare in tempi brevi una viabilità scorrevole e soprattutto in sicurezza verso la Valsassina è ancora in alto mare e non passa giorno che non si registrino critiche e arrabbiature degli utenti per i dilatati tempi di percorrenza verso il capoluogo di provincia e rientro in valle. Quando si blocca la nuova strada la viabilità locale viene deviata verso l’imbuto della vecchia strada provinciale nello stretto budello viario nei rioni alti di Laorca e Malavedo sopra Lecco che anche molti valtellinesi obtorto collo hanno in passato conosciuto e dovuto qualche volta percorrere durante il blocco della Superstrada 36″.

La proposta

“Tutto ciò premesso Forza Italia Lecco-Sondrio, ritengono indispensabile che si debba aprire un tavolo bipartisan per individuare soluzioni che prevedano la progettazione di opere che garantiscano concrete possibilità alternative e consentano di decongestionare l’attraversamento di Lecco ma anche contribuisca a rafforzare il rapporto turistico fra lago e montagna. Questo grazie a una viabilità alternativa che alleggerisca l’impatto del traffico veicolare sul territorio delle due province soprattutto in considerazione del fatto che i problemi della Superstrada 36 non potranno essere risolti definitivamente se non si pensa a una soluzione praticabile mentre si realizzano i lavori di adeguamento della attuale rete viaria che inevitabilmente richiederà anni fra progettazione ed esecuzione dei lavori e pertanto è necessario partire subito e non perdere altro tempo prezioso – concludono i due segretari provinciali -. Tutto ciò tenendo presente che Forza Italia si è già attivata per fare un tavolo congiunto fra Sondrio e Lecco con la finalità di individuare la possibile risoluzione a questi annosi problemi che assillano i territori montani di Lecco e Sondrio”.

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