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Home » Anche Sondrio scende in piazza contro la legge di bilancio
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Anche Sondrio scende in piazza contro la legge di bilancio

EditorBy Editor22 Novembre 2024Nessun commento3 Mins Read
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Anche in provincia di Sondrio Cgil e Uil invitano le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero generale del 29 novembre e a manifestare nel presidio che si terrà nella stessa giornata dalle 10 alle 12 davanti alla Prefettura di Sondrio, portando in piazza il dissenso contro una manovra ritenuta iniqua e insufficiente, che non da risposte a lavoratori e pensionati e che aumenta il disagio sociale.

La mobilitazione

Una mobilitazione per cambiare la legge di bilancio e per chiedere l’aumento di salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e tutti i servizi pubblici, perché si investa di più e meglio in politiche industriali e si intervenga sull’emergenza abitativa e sul caro affitti e si ripristini l’equità fiscale, perché salari e pensioni sono ingiustamente tassati di più di profitti e speculazioni e perché serve nera progressività. Sono, infatti, dipendenti e pensionati a pagare il 90% dell’Irpef a seguito dell’insufficiente contrasto all’evasione fiscale.

Una scelta, quella di Cgil e Uil dettata dal forte rischio di 7 anni di austerità che acuiranno la perdita del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati. Cgil e Uil scendono dunque in piazza contro una legge di bilancio che aumenta il disagio sociale, per opporsi a una manovra di bilancio giudicata iniqua e insufficiente a rispondere ai bisogni concreti delle persone. L’obiettivo della mobilitazione è chiaro: cambiare la legge di bilancio 2025 e ottenere interventi strutturali su salari, pensioni, sanità, istruzione e servizi pubblici.

Le ragioni dello sciopero

Secondo i sindacati, la manovra rappresenta un passo indietro per il Paese. Le principali criticità evidenziate includono:

  • Perdita del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, aggravata dall’inflazione (generata dai profitti di molte aziende) e da politiche economiche insufficienti.
  • Crescita della precarietà e del lavoro sommerso, senza strategie per contrastarla.
  • Tagli ai servizi pubblici essenziali, come sanità, istruzione, trasporto pubblico e enti locali.
  • Rinnovi contrattuali insufficienti per il pubblico impiego, che coprono appena un terzo dell’inflazione.
  • Politiche fiscali inique, che riducono la progressività e favoriscono l’evasione attraverso condoni e concordati.
  • Insufficiente rivalutazione delle pensioni, con aumenti ridicoli, come i soli tre euro al mese previsti per le minime.
  • Mancanza di una strategia industriale, ritardi nel PNRR e nessuna attenzione al Mezzogiorno.
  • Introduzione di misure come il Disegno di Legge Sicurezza, percepite come un attacco alla libertà di manifestare.

Le ichieste

Cgil e Uil chiedono interventi decisi per:

  • Aumentare salari e pensioni, evitando misure “spot”.
  • Rifinanziare sanità, istruzione e servizi pubblici.
  • Investire in politiche industriali e strategie per affrontare il caro affitti.
  • Combattere la precarietà e il lavoro nero, garantendo diritti e tutele per tutti i lavoratori.
  • Riformare il sistema fiscale per una maggiore equità, colpendo l’evasione e redistribuendo le risorse.

La voce dei segretari generali

“La Legge di Bilancio 2025 è totalmente insufficiente per rispondere alle sfide del Paese e migliorare le condizioni di vita delle persone – dichiarano Guglielmo Zamboni e Fabrizio Tresoldi, segretari generali di Cgil e Uil Sondrio -. Questa manovra non garantisce un reale sostegno alle famiglie e ignora i problemi del precariato, della povertà lavorativa e delle diseguaglianze territoriali. È per questo che il 29 novembre, dopo la tornata di assemblee, chiameremo i lavoratori allo sciopero”.

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Cgil legge di bilancio Prefettura presidio sciopero generale UIL
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